In un soffio si volatilizzano migliaia di euro di attrezzatura mentre il proprietario pranza. Non è certamente il primo caso di furto nei locali del centro di Milano. La novità sta nel trucco usato: “I ladri hanno sostituito il mio zaino con un altro, riempito di bottiglie d’acqua. Io ero tranquillo perché tra un boccone e l’altro controllavo che ci fosse. Quando mi sono accorto del furto era troppo tardi”, racconta al Giorno la vittima, un videomaker ventenne. I suoi strumenti di lavoro erano in uno zaino di colore nero, che ha appoggiato sul pavimento di fianco a sé: “Dentro c’erano il computer, la macchina fotografica e gli obiettivi. Il valore è di alcune migliaia di euro“. Per questo, racconta, “stavo sempre attento, lo controllavo spesso buttando un occhio sul pavimento”.
Poi la spiacevole scoperta: “Il mio zaino non c’era più. Dietro di me ce n’era un altro, sempre nero e di un peso simile. Solo che quando l’ho aperto ho visto che era stato riempito di bottiglie d’acqua. Io non mi sono mai insospettito, perché ogni volta che controllavo vedevo la borsa al suo posto”. E quando la truffa è stata scoperta, i ladri erano già lontani. Il ragazzo ha quindi presentato denuncia ai carabinieri: “appena sono sono riuscito a localizzare il computer (grazie al gps), dopo alcune ore, era già all’estero“. Ha scelto di raccontare la propria storia “per mettere tutti in guardia: fate attenzione, non perdete mai di vista le vostre cose e se potete tenetele sempre addosso”.
La vittima aveva già assistito ad altri episodi simili, sempre in dei fast-food, dove era stato usato il “trucco del foglietto“: il ladro in questo caso finge di chiedere l’elemosina, appoggiando sul tavolo dei foglietti con un messaggio, per poi ritirarli insieme a cellulari e portafogli. “Un giorno ho sentito una ragazza urlare perché con questo sistema le avevano rubato il telefono. Quando se n’è accorta, anche per lei era ormai troppo tardi”.