Sono i temi su cui si sta raggiungendo "soluzione condivisa" in commissione Finanze alla Camera, dove da mercoledì si voteranno gli emendamenti al decreto superbonus. Manca invece ancora un punto di caduta sulla questione dei crediti incagliati
Proroga di tre mesi fino al 30 giugno per le villette, esclusione dallo stop allo sconto in fattura e alle cessioni dei crediti per onlus, istituti autonomi case popolari e barriere architettoniche e soluzione per i lavori di edilizia libera, come infissi e caldaie. Sono i temi su cui si va verso una “soluzione condivisa” in commissione Finanze alla Camera, dove da mercoledì si voteranno gli emendamenti al decreto superbonus. Secondo il relatore del decreto, Andrea De Bertoldi (FdI), su questi temi si è trovato un accordo dopo un confronto con la maggioranza, il governo e le opposizioni. Si va inoltre verso lo slittamento al 30 novembre dei termini per la cessione dei crediti delle spese effettuate nel 2022, con una mora di 250 euro. Manca invece ancora un punto di caduta sulla questione dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi.
Il nodo, secondo quanto si apprende, sarebbe ancora ‘sub iudice’, con l’ipotesi di utilizzare gli F24 in compensazione, proposta da Abi e Ance, e che è stata oggetto anche di un pressing bipartisan in Parlamento con diversi emendamenti al decreto, su cui ci sarebbe una forte opposizione da parte della Ragioneria generale dello Stato. Il numero uno delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Finanze della Camera, aveva del resto spiegato che banche e assicurazioni hanno in realtà ancora ampia capienza fiscale per acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus. “Restiamo fermi sulla proposta di consentire alle banche di utilizzare i crediti di imposta che acquistano in compensazione con gli F24 dei loro clienti anziché con gli F24 propri – aveva detto la scorsa settimana il ministro Giancarlo Giorgetti – E siamo freddi perché i numeri di cui dispone l’Agenzia delle Entrate ci dicono che banche e assicurazioni sono lontane dall’avere già acquisito volumi di credito di imposta tali da rischiare di non avere spazio da utilizzare in compensazione”.
Intanto fuori dai palazzi si svolgeva il corteo organizzato dagli esodati Superbonus. Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha partecipato alla manifestazione e su facebook ha scritto che “una politica seria non cambia le regole ‘a partita in corso’ abbandonando poi i cittadini al loro destino. Il Governo non deve rinnegare gli impegni presi in campagna elettorale”.