Nella lettera del 2 marzo 1787, nel Viaggio in Italia, Goethe scrive: “Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. ‘Vedi Napoli e poi muori!’ dicono qui”.

Mai come oggi, Napoli viene descritta tra i luoghi più belli del mondo da visitare (New York Times marzo 2023), eppure mai come oggi e in particolare per “mortalità evitabile” Napoli è la provincia di Italia dove si muore di più, e in maniera “evitabile”, ma non facciamo proprio nulla né per capire come né tantomeno per evitarlo. Perché?

La recentissima scoperta della ennesima maxi discarica occulta di rifiuti tossici industriali, scoperta solo grazie alle innovative tecniche di indagine del territorio (droni e sensori termici), rende ormai sempre più chiari non solo i dati epidemiologici per quanto riguarda il danno sanitario da causa ambientale in Campania, ma anche la “consecutio temporum” del disastro.
“Terra dei Fuochi” è un termine inappropriato con il quale si indica soltanto uno dei metodi di smaltimento occulto della eccezionale quantità di rifiuti industriali e tossici prodotti prevalente in Campania in regime di evasione fiscale. Ormai da decenni non meno di 6mila (!) tonnellate al giorno uccidono in Campania e soprattutto in Provincia di Napoli e Caserta, ogni giorno che passa!

Ancora, Napoli è la metropoli con le più belle stazioni metro di Europa, purtroppo senza treni! A Parigi “bruttissime” stazioni vedono passare un treno ogni tre minuti, a Napoli bellissime stazioni ti permettono di ammirarle nella folla per non meno di trenta minuti prima che passi un treno. Di conseguenza, ci sono non piu’ di 45 auto/100 abitanti a Parigi (2021, per circa 17mila kmq), mentre a Napoli non meno di 56 ogni 100 abitanti (2016, per circa 110 kmq!) e pure vecchie e altamente inquinanti. Un traffico pazzesco e micidiale che ci caratterizza ancora come la città delle sirene, ma non è più il mitico e affascinante canto delle Sirene – come Partenope – che uccidevano facendoti sfracellare sugli scogli; sono le ambulanze che uccidono perché restano bloccate nel traffico!

A Volla di Napoli e a nessun altro Comune di Italia appartiene il record nazionale di polveri sottili pm10 con 106 sforamenti assassini nel solo 2022!

Nel nostro hinterland provinciale non meno di 500mila passaggi TIR provenienti dal solo Porto uccidono ogni giorno a Napoli est-Porto-nolano, che non ha mai avuto la promessa ferrovia per evitarlo. Eppure quelle strade servirebbero sempre libere innanzitutto per garantire un minimo di via di fuga e una ipotetica evacuazione su gomma a tutti i cittadini in zona rossa e gialla del Vesuvio – ora che sappiamo pure che, tra Vesuvio e Campi Flegrei, le camere magmatiche si stanno riempiendo!

Combattendo come leoni, mentre a Parigi è ovviamente vietato il sorvolo a qualunque aereo sull’intera area metropolitana, e mentre a Napoli passa un treno ogni trenta minuti mentre atterra o decolla in pieno centro un aereo ogni 3 minuti, abbiamo affrontato in audizione in Regione Campania anche questa assurdità, con i carrelli degli aerei in atterraggio a non più di poche centinaia di metri non solo dai capolavori di Caravaggio ma soprattutto dalle decine di migliaia di visitatori giornalieri a Capodimonte.

Capodichino, ormai unico ed ultimo maxi aeroporto cittadino interno a metropoli in Italia, ha raggiunto la drammatica capacità operativa di ben dieci milioni di viaggiatori all’anno, con un decollo/atterraggio ogni tre minuti. Non deve ridursi magari aprendo Grazzanise (Caserta), ma deve rimanere a questa cifra di viaggiatori, e in previsione arrivare pure a tredici milioni di passeggeri l’anno!

Per chi non vuole saperlo, allego a questo post i resoconti stenografici delle ultime audizioni in Regione Campania (numero 24 e 26), in cui, combattendo come leoni insieme agli altri comitati di cittadini napoletani avvelenati ed esasperati, siamo riusciti solo a ridurre del 30% il sorvolo sul centro storico di Napoli che verrà deviato di fatto sul corso principale di Casalnuovo e di Casoria, Comuni nei quali, innanzitutto per traffico aereo e veicolare eccessivo, registriamo già da decenni un rischio relativo di decesso (RR) sostanzialmente doppio a quello della già martirizzata Napoli città (Volla RR 2.04; Casalnuovo di Napoli RR 1.63; Casoria RR 1.56 vs Napoli città 1.1! Dati Atlante Mortalità Regione Campania 2020).

Ora i quadri di Caravaggio di Capodimonte ufficialmente saranno tutelati meglio dei bambini di Casalnuovo che già morivano in eccesso secondo ISS sin dal 2016! E ora che Terna sta pure elettrificando San Giovanni e Napoli est bloccando con i cantieri il traffico specie dei TIR nel Porto, nessuno nemmeno si ricorda che a Terna si potrebbero allacciare pure tutte le maxi navi da crociera che restano a motori a gasolio accesi nel porto, ciascuna pari a circa 50mila auto diesel equivalenti!

Vedi Napoli e poi muori! Vogliamo deciderci finalmente almeno a domandarci perché?

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso in Campania registriamo, parallelo alla perdita di aspettativa di vita media, anche l’incremento costante di produzione di rifiuti industriali in regime di evasione fiscale, nella assenza totale e perdurante di qualunque impianto finale a norma per tali rifiuti.

Riassumendo, a Napoli si gira troppo in auto perché non ci sono treni, mentre ci atterrano o decollano in testa al minuto più aerei di quanti treni passano in metropolitana a Parigi e tutte la maxi navi sono e restano coi motori a gasolio accesi in porto! Oltre 6mila tonnellate di munnezza anche tossica viene smaltita illegalmente ogni giorno! Può essere che moriamo troppo anche per questo? Perché ce lo chiediamo solo noi Medici dell’Ambiente?

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