Veronica Satti, classe 1990, è la figlia di Bobby Solo e Mimma Foti. In molti, probabilmente, se la ricorderanno per la partecipazione al Grande Fratello 15. Proprio l’ex gieffina, sul profilo Instagram dov’è seguita da 107 mila persone, si è lasciata andare ad un lungo sfogo, così come riportato dal sito Biccy. “Lo stigma più grande sulle malattie invisibili ma in generale verso le persone che soffrono: viene perpetrato da chi parla troppo”, ha esordito Veronica sui social. Poi ha continuato a scrivere: “Pretestuose parole da persone che pensano di avere una certa e rara sensibilità, mentre in realtà sono totalmente polarizzate (nel senso psicologico della parola: Il pensiero polarizzato agisce automaticamente e porta a generalizzare le situazioni, senza fermarsi a esaminarle) la premura di chi tocca con amore, ma non quello dei film o delle cose che hanno letto, non quello che viene idealizzato, quello che vuole rimanere, quello coraggioso, scevro di ogni costrutto sociale dal quale pensano di non essere infettati, persone che pensano di essere diverse invece finiscono nella cloaca del ‘siete tutti uguali’, concedetemelo, so di cosa sto parlando”. Quindi la figlia di Bobby Solo ha spiegato come sta adesso: “Sono una borderline nuovamente ricoverata, non mi sono fatta male ma alcune circostanze mi hanno riportata qua, non lo vivo come un fallimento, le ‘ricadute’ possono esistere. Ho nuovamente a mio malgrado riscontrato questo tipo di amaro comportamento. Ti lascia nuovamente illuso, ti fa sentire sbagliato per quella malattia che nessuno vede e tu non vorresti avere, ma non siamo sbagliati noi ma chi tocca con superficialità vestendosi di promesse. Sono delicata e forte, fragile e coraggiosa. #lasalutementaleèundiritto”.
“MI HAI CONTINUATA A PROTEGGERE, CHE BEL CASINO CHE SIAMO STATE”, LE PAROLE PER L’EX – Poi ha deciso di scrivere un pensiero per la sua ex fidanzata, Valentina. Per lei parole affettuose e colme di gratitudine per esserle stata accanto e per averla compresa anche nei momenti più duri: “Non ci parliamo ed è giusto così forse, ma le faccio un plauso per essere rimasta, per aver compreso con così tanta naturalezza la mia malattia, il disturbo borderline, le mie crisi. Da poco diagnosticata, quando neanche io ci capivo nulla lei esisteva nella mia vita, la allontanavo ma non se ne andava, e pensare che prima era il contrario. Che bel casino che siamo state. Con affetto ricordo quando stavo male e lei correva e prendeva le mie medicine all’occorrenza e me le dava, aveva imparato cosa fare per tenermi al sicuro”. “Ci siamo prese cura l’una dell’altra in momenti davvero assurdi della nostra vita, travolte da mille difficoltà e cambiamenti radicali nelle nostre vite però c’era la volontà di esserci, quella volontà che in pochi hanno il privilegio di ricevere e dare – ha continuato a scrivere l’ex gieffina -. Ti ringrazio, mi hai dato una corazza per capire subito di chi fidarmi e di chi no, mi hai continuata a proteggere ignara, ora so a chi affidarmi e chi tenere lontano, so chi è costruito di parole e orpelli e chi invece no”. Infine ha concluso: “Ci siamo amate bene e poi disastrosamente, naufragando tra le cose più rare, mostrandoci come è speciale il mondo anche se fa male. Tu così pragmatica hai capito quello stigma e mai mi hai fatto sentire sbagliata per quello che non ho scelto di avere. Grazie. Ci siamo fatte male nel bene e bene nel male”. Questo il lungo sfogo pubblicato via Instagram stories. E proprio qui, nella giornata di ieri 20 marzo, ha pubblicato anche uno scatto dal letto della clinica. Sul braccio una flebo e in fondo due finestre dalle quali entra luce. Quella luce che Veronica, nonostante tutto, cerca di tenere viva dentro di sé.