“Riforma fiscale del governo Meloni? Che ci raccontino che gli asini volano… no, non possono dirlo. Questa riforma è costosissima e può essere pagata solo da un taglio del welfare, cioè da un taglio della sanità e della scuola. In più, è una riforma per categorie e presuppone un welfare per categorie. Sono delle cose che non stanno in piedi, ragazzi”. Così, a Dimartedì (La7), Pier Luigi Bersani commenta l’annunciata riforma fiscale del governo Meloni, ironizzando sull’ipotesi di concordato preventivo biennale e aggiungendo un’osservazione sulla flat tax: “Ma chi ce l’ha la flat tax? Chi non ha il welfare. Ti tocca andare nelle ex repubbliche sovietiche, ma nei paesi normali, nei paesi europei non c’è quella roba lì. In Germania non si riducono le aliquote, si fa l’aliquota progressiva, differenziata e perfino personalizzata. Ma dove vogliamo andare? Andiamo avanti come i gamberi qui“.
L’ex deputato di LeU tira le fila dell’operato del governo Meloni in questi primi mesi e si sofferma sulla crociata contro le famiglie arcobaleno: “Io stesso ho grandissime perplessità sulla maternità surrogata, ma questo vuol dire che ci devono andare di mezzo i bambini? Ma come ragionano? Tratta temi delicatissimi e importanti con questo modo demagogico, divisivo, ideologico, oltranzista, oscurando la realtà dei fatti. La maternità surrogata, per esempio, è praticata non dalle coppie non omosessuali, ma da quelle che loro considerano normali. Deformano la realtà, ma il futuro può essere questo?”.