"Sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere - ha detto Schlein nel corso dell'intervista - sarebbe un buon modo per contrastare le mafie e la criminalità organizzata". Si è poi concessa qualche riferimento "pop", parlando in primis di calcio
Si chiama Paola ed è la fidanzata di Elly Schlein. A mostrare per la prima volta il suo volto è il settimanale “Diva e Donna” (Cairo editore), le foto sono state scattate tra Livorno e Firenze, mostrano la segretaria del Partito Democratico “in compagnia di una donna ma fa di tutto per evitare di farsi vedere in pubblico con lei, che tra l’altro tiene al guinzaglio il suo cane”. “Entrano separate alla stazione di Firenze e prendono il treno per Bologna in vagoni diversi”, aggiunge il giornale diretto da Angelo Ascoli. Tre anni fa Schlein, ai tempi vicepresidente dell’Emilia Romagna, ospite in tv di Daria Bignardi sul Nove aveva parlato della sua situazione sentimentale: “Sono molto riservata sulla mia vita personale, ma faccio un’eccezione. Ho amato molti uomini e amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta“. “Si chiama Paola ed è ancora più riservata di Elly”, aveva scritto nei giorni scorsi il Corriere della Sera, ora la sua identità è pubblica.
La leader democratica ieri è stata ospite di Alessandro Cattelan su Rai2, nel late night show ha duettato con il padrone di casa suonando “Imagine” al pianoforte. “Sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere – ha detto Schlein nel corso dell’intervista – sarebbe un buon modo per contrastare le mafie e la criminalità organizzata”. Si è poi concessa qualche riferimento “pop”, parlando in primis di calcio: “Da piccola ho tifato Milan, poi Juventus e ora simpatizzo Bologna. Perché ho cambiato squadra? Quando ho capito di chi era“, ha aggiunto la segretaria dem alludendo all’ex patron rossonero e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
Nel corso dell’intervista Cattelan ha mostrato due tweet che avevano fatto il giro del web, nel primo attaccava il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio (“E quel sorrisetto del ca*** di Travaglio, che potrebbe avere solo uno stronzo che ha altri due passaporti nella tasca interna del cappotto”), nel secondo metteva nel mirino Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, nel 2014 alla conduzione del Festival di Sanremo (“Solo noi prendiamo le due voci più sgradevoli dello spettacolo italiano per condurre il programma più lungo dello spettacolo italiano”).
La segretaria ha fornito, con imbarazzo, la sua versione dei fatti: “A parte che non pensavo di fare politica in modo così attivo. Era un periodo in cui facevamo satira politica anche dura, era un periodo in cui contestavamo l’ipotesi delle larghe intese, adesso mi sono anche sentita con Travaglio, ci siamo fatti una risata, lui ha ricostruito quello che stava dicendo in televisione quella sera, sono passati dieci anni. Però probabilmente era la rabbia di chi non voleva vedere in quella fase il Partito Democratico fare le larghe intese con Berlusconi, perché così è iniziata la mia carriera politica, è iniziata facendo OccupyPd contro le larghe intese. Ci abbiamo messo nove anni, poi l’occupazione effettivamente è riuscita”.
Ha risposto poco dopo anche sul cinguettio destinato ai volti di “Che tempo che fa“: “Mi sono scusata raccontando che noi teniamo ogni anno dal 2009 un gruppo d’ascolto di Sanremo, dove affiliamo le unghie ma è un modo per divertirsi e scazzare. Siccome la conduzione di allora di Fazio e di Littizzetto era impeccabile, ci dovevamo buttare su delle robe. Tra l’altro era una battuta sul suono e sulla melodiosità della voce e non certo sui contenuti, perché devo dire che anche ultimamente ci ha dedicato una lettera molto bella a me e Giorgia Meloni Luciana Littizzetto, ma ancora più bella di quella ho trovato quella dedicata alle vittime di Cutro”.