Alzi la mano chi non ha mai preso una pizza d’asporto! E qualcuno, rientrando a casa con il cartone caldo in mano, si sarà forse chiesto come sia fatto. Chissà mai che non sia tossico? La domanda è legittima, visto che ogni tanto c’è un allarme. L’ultimo lo lanciò nel 2019 la rivista il Salvagente, denunciando la presenza di bisfenolo A nei cartoni per il trasporto della pizza. Ma già nel 2007 l’università di Milano aveva rilevato il contenuto di ftalati nell’80% dei campioni esaminati. Non è una questione irrisoria: la pizza da asporto è diffusissima e le sostanze citate spesso sono dei pericolosi interferenti endocrini, capaci di alterare l’equilibrio ormonale, con effetti negativi su crescita, sviluppo, riproduzione e comportamento.
Salute
I cartoni per la pizza sono tossici? Usarli come piatto su cui mangiare potrebbe essere pericoloso: ecco come riconoscere i contenitori a norma
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione