Durissimo scontro a La Zanzara (Radio24) tra il giornalista Piero Ricca e uno dei conduttori della trasmissione, David Parenzo, sul battibecco avvenuto lo scorso sabato tra lo stesso Ricca e l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, durante la manifestazione delle famiglie arcobaleno a Milano.
Parenzo sfodera il solito canovaccio di irrisioni contro il giornalista per difendere Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Così, dopo una lunga premessa di epiteti à la ‘straccione’, ‘depensante’, ‘buffone’, pagliaccione da circo’, ‘matto’, ‘imbecille’, ‘codardo’ e ‘volgarissimo pirlacchione’, Ricca risponde a Parenzo che lo accusa di aver insultato l’attuale compagna di Paola Turci: “Solo uno con la mentalità da schiavo come te scambia una critica per insulto. La signora Pascale ha frequentato in passato ambienti intrisi di maschilismo, da Telecafone ad Arcore. Una donna che ha quel profilo biografico, secondo me e non certo secondo voi – continua – non ha la titolarità morale per proporsi alla piazza progressista ‘arcobaleno’ come paladina dei diritti delle donne, degli omosessuali, delle minoranze. Non può titolarsi paladina di nessun valore positivo, perché viene da valori che contraddicono quegli ideali che sbandiera adesso. Coi soldi di “papi” (Silvio Berlusconi, ndr) adesso fa la paladina delle donne e dei diritti. Non funziona così”.
“Che vuol dire ‘ambiente intriso di maschilismo’?”, chiede Giuseppe Cruciani, dissentendo.
Ricca risponde: “Vuol dire che un vecchio puttaniere comprava la compagnia delle donne. Quando una di quelle donne che ha vissuto a casa sua e si è fatta piacere quell’ambiente si propone come paladina delle donne, io vado in piazza, senza il vostro permesso, e dico la mia. Secondo me, è una ignobile opportunista e una falsa paladina. E dico tutto questo nell’esercizio della mia libertà di pensiero, qual è il problema? – prosegue – La signora Pascale, che gode ancora dei soldi di “papi”, per la sua storia di vita per me rappresenta dei disvalori che dovrebbero essere colti come tali anche da molte donne, perché ha vissuto in quell’ambiente dove le donne venivano usate. E non l’ha mai denunciato. Quando compri la compagnia delle donne, le tratti come oggetti”.
“Ma era un do ut des“, ribatte Cruciani.
“Lei si goda i soldi di Berlusconi – replica Ricca – ma quando la vedo comparire come paladina progressista e forse futura candidata per il Pd alle elezioni europee, io esprimo il mio dissenso e ricordo la sua storia. Lei sta puntando alla candidatura alle europee nel Pd. E i militanti progressisti arcobaleno sono pronti a votarla. Probabilmente, secondo me, la regia è di Silvio che si fa delle grandi risate a casa coi pop-corn, perché ha messo la sua ex fidanzatina dentro l’arena progressista”.
Si discute poi dei trascorsi di Francesca Pascale a Telecafone (non esattamente un programma per fanciulli, come lei ha dichiarato sabato scorso). “Lì avrà scoperto la sua vocazione di paladina delle donne – ironizza Ricca – Poi ha studiato nel ‘centro studi’ di genere di Arcore, dove ha preso il master, ed è diventata idola della sinistra. Ma io non me la prendo tanto con lei, perché fa il suo ed è ipocrita che vuol fare la paladina. Me la prendo con quella piazza di progressisti che non l’hanno allontanata, perché la sua storia contraddice i loro valori. Questi progressisti benpensanti hanno fatto male”.
E aggiunge: “Adesso lei vuole un figliolo ed è pronta per andare da Fabio Fazio. E questo presepe perbenista continua a perpetuarsi e i militanti progressisti arcobaleno sono pronti a votarla alle europee. Vi piace questo? A me no e lo dico perché sono libero a differenza vostra”.
La fine dell’intervista si chiude ancora con uno scambio serrato di offese tra Parenzo e Ricca, che chiosa: “Parenzo, dimmi in faccia queste cose. Sei un codardo, perché quando ci vediamo per strada invece scodinzoli. Fai il lecchino quando vedi un mezzo potente, il tuo è un lecchinaggio totale”.