Durissima replica della senatrice del M5s Alessandra Maiorino all’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato, dove ieri si è tenuto il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
La parlamentare pentastellata ribadisce la tesi respinta dalla presidente del Consiglio, e cioè che prenderebbe ordini dalla Ue e dagli Usa: “La verità è questa, presidente, altro che patriota. Lei si è fatta dettare la politica economica da Bruxelles e la politica estera da Washington. Non ha nemmeno provato a incidere nell’interesse della nazione. Non proprio un atteggiamento da fratello d’Italia o da sorella, sempre che non si offenda. Non trova?”.
Maiorino esordisce citando una frase pronunciata da Giorgia Meloni il 21 luglio 2020: “Sul Recovery Fund lei ha detto: ‘L’Italia esce in piedi, riconosco a Conte di essersi battuto’. Ora invece ci ha appena regalato l’ennesima delle sue piroette soltanto per insultare un suo avversario politico. Ora è lei la presidente del Consiglio, è a lei che tocca tenere la schiena dritta, come ha fatto il presidente Conte, e andare in Europa per sfidare i Paesi frugali, come la sua Ungheria, e tornare con 209 miliardi – prosegue – Ci vuole del fegato per stravolgere completamente la realtà, come ha appena fatto lei, di fronte invece a un presidente del Consiglio che ha avuto il coraggio di dire no al Mes quando tutti lo propagandavano come la panacea di tutti i mali. Invece la sua forza politica, con i suoi europarlamentari, è quella che per ben 5 volte si è astenuta dal voto sul Recovery Fund , che oggi immeritatamente viene qui a gestire“.
Il discorso si sposta poi sulla guerra in Ucraina: “Questo conflitto ha assunto dimensioni sempre più abnormi, è quasi fuori controllo, al punto che all’orizzonte si profila nuovamente lo spettro di una catastrofe nucleare. Non trova, presidente, che sia giunto il momento di fermarsi? C’è infatti una cosa che fuori da questo Palazzo è chiarissima, ma che a voi non è affatto chiara: la strategia del continuo invio di armi è fallimentare, sta fallendo. Veniamo a sapere addirittura – continua citando l’inchiesta del Fatto Quotidiano – che ci sono militari ucraini sul suolo italiano in addestramento per l’utilizzo dei Samp-T. Ora questa notizia, chiaramente, sta facendo crescere ulteriormente la preoccupazione degli italiani. L’Italia si sta preparando ad entrare attivamente, con un coinvolgimento diretto, in questo conflitto? Signor Presidente, abbia il coraggio di chiarirlo: stiamo entrando in guerra? Perché se c’è un limite all’escalation militare, che vi siete dati, questo limite non è chiaro. Ditecelo. Ci vuole onestà intellettuale”.
E si rivolge al Pd: “Chi è per l’escalation militare non può essere anche per un percorso diplomatico che porta alla pace. Delle due, l’una: basta ipocrisie, basta portare avanti discorsi contraddittori. È proprio grazie alla vostra miopia che l’Italia non può più ambire a giocare un ruolo da mediatore, come era possibile fino a pochi mesi fa. Avete bruciato questa strada, con il vostro furore bellicista, cedendo a Washington ogni decisione che riguarda il conflitto, che però si svolge sul suolo europeo”.
Maiorino poi elenca le contraddizioni della presidente del Consiglio: “I cittadini l’hanno votata perché hanno sentito parlare di cose come eurocrazia e pacchia finita in Europa. Devo dire che è francamente imbarazzante vederla oggi affannarsi per cercare di accreditarsi nei salotti buoni, proprio di quei tecnocrati che aveva promesso di combattere. La propaganda si è infranta sulla realtà: dall’immigrazione alle trivelle, dalle accise al superbonus, dal no al tetto al contante all’utilizzo del Pos – continua – la vostra lista di piroette, di inversioni a U e di incoerenze è infinita. Inoltre cara, anzi, caro presidente del Consiglio, col ministro Crosetto state brigando affinché l’Europa si decida a scorporare quali investimenti dal patto di stabilità? Non quelli green, che state ostacolando, non quelli sulla sanità, non quelli sulla scuola che cade a pezzi, ma quelli per le armi.Lei e la sua maggioranza rispondete direttamente alle lobby delle armi“.
Dai banchi di Fratelli d’Italia si levano cori di protesta ma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, invita i colleghi di partito a placarsi, aggiungendo una frecciata alla senatrice M5s: “Lasciate concludere la collega, che è lieta della vostra attenzione. Senatrice, le do ancora qualche secondo, anche se ha esaurito il suo tempo”.
Maiorino ringrazia e continua: “Eravate d’accordo con Draghi per aumentare da subito le spese militari e dare 15 miliardi sull’unghia per raggiungere il 2 per cento dell’accordo Nato. Noi invece abbiamo impedito che l’Italia si dissanguasse per le armi. Ora sappiamo che l’aspetta un compito al di sopra delle sue capacità. Presidente, per una volta, faccia gli interessi degli italiani a Bruxelles e non torni a mani vuote”.
L’audio del microfono della parlamentare si interrompe bruscamente e, tra le proteste dei senatori M5s, La Russa ammette il vero motivo del gesto, a suo dire non educato nei confronti della presidente del Consiglio: ” Le ho dato del tempo aggiuntivo abbondante, non certo per uscire dai canoni della buona educazione“.
Le contestazioni dai banchi dei 5 Stelle continuano e La Russa concede alcuni secondi in più alla senatrice ma con un monito: “Se ha cose così urgenti da dirci può andare avanti, purché il suo linguaggio sia consono al Regolamento”.
“Grazie – chiosa Maiorino – È una richiesta nell’interesse dei cittadini. Presidente Meloni, le chiedo semplicemente di non tornare in Italia coi compitini dettati dai falchi dell’austerity a Bruxelles“.