L'incidente risale allo scorso 10 marzo. Ora le indagini dovranno ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, e stabilire se il decesso della vittima, Iolanda Verrillo, sia legato all'operazione di amputazione della gamba sinistra
È scesa dal bus, ma si è incastrata nelle porte del mezzo. A quel punto è caduta, il conducente non si è accorto di quello che stava succedendo e l’ha travolta. Ma dopo otto giorni di degenza all’ospedale San Camillo a Roma e l’amputazione della gamba sinistra, la donna 87enne vittima dell’incidente, Iolanda Verrillo, è morta. E ora sarà l’autopsia a stabilire se il decesso sia o meno legato all’operazione di amputazione che ha dovuto subire a causa del mezzo che l’ha travolta. Il conducente, 53 anni, è ora indagato per omicidio stradale e in caso le indagini accertassero la violazione di regole del codice della strada rischia dai due ai sette anni. Da verificare anche se in quei momenti fosse distratto dall’uso del cellulare e se abbia guardato attentamente, prima di ripartire, gli specchietti retrovisori.
I fatti risalgono allo scorso 10 marzo, quando intorno alle 18.30 la signora è scesa dal bus 701 – linea che collega la Fiera di Roma al capolinea di via Lenin (zona Villa Bonelli) – all’altezza di Via Portuense 851. Mentre usciva, Verrillo è rimasta impigliata nelle porte, ha perso l’equilibrio ed è caduta. Ma l’autista non si è accorto di nulla, fino a quando con le gomme posteriori del mezzo è passato sopra alla gamba sinistra della vittima. Solo allora si è reso conto di quello che stava succedendo, è sceso dal bus e ha chiamato i soccorsi. La donna è stata portata in ospedale dove le hanno amputato la gamba e dove è morta otto giorni dopo. Iolanda Verillo, secondo i dati diffusi dall’osservatorio Asaps-Sapidata, è il 24esimo pedone che muore da inizio anno.