In un momento di massimo ascolto, subito dopo il Tg1, Matteo Salvini e Bruno Vespa hanno mostrato al pubblico il “plastico” del Ponte sullo Stretto di Messina. Non a “Porta a Porta” ma in prima serata, davanti a 4.280.000 telespettatori, quelli di “Cinque minuti” nuovo programma di Vespa. Il ministro dei Trasporti e vicepremier Salvini con il modellino in mostra ha promesso tempi rapidi con la prima pietra “entro due anni”. Il leader della Lega ha assicurato che dall’inizio della costruzione “che prevediamo partirà nell’estate 2023, ci vorranno cinque anni”.
Una scelta comunicativa finita a stretto giro nel mirino dei social, un po’ per l’effetto “propaganda” un po’ per quello déjà-vu. Non è sfuggita la somiglianza con il plastico che portò in studio, sempre da Vespa ma a “Porta a Porta“, Silvio Berlusconi ventidue anni fa, nel 2001 con l’ennesimo annuncio della realizzazione del ponte. Il plastico apparso ieri in studio non è però nuovo, si tratta dello stesso modello mostrato pochi giorni fa al vertice con i presidenti della Sicilia e della Calabria, Renato Schifani e Roberto Occhiuto.
“Gli italiani hanno già pagato un sacco. Perché farlo? Perché a Ponte fatto e ad Alta velocità completata da Palermo a Roma ci vorranno 5 ore e mezzo, 100mila posti di lavoro veri nell’arco di 5 anni, un risparmio ambientale unico al mondo con 140mila tonnellate di Co2 che non saranno emesse nell’aria, il canale di Sicilia sarà completamente ripulito, con un risparmio di tempo, soldi e salute. Sarà un gioiello dell’ingegneria italiana nel mondo”, ha aggiunto il ministro. Il costo complessivo dell’infrastruttura è di sette miliardi, Vespa ha domandato dove verranno presi i soldi: “Innanzitutto costa meno di un anno di reddito di cittadinanza ed è un’opera che rimane per anni, anni e anni. I soldi li prende lo Stato e se dei privati vorranno dare una mano saranno i benvenuti”, ha concluso Salvini.