“E allora vale tutto!”. Quante volte abbiamo sentito questa esclamazione sui campi di calcio che piacciono a noi? Parecchie. Ed effettivamente qualcuno come sovente accade sempre su quei campi prende troppo alla lettera l’espressione e pensa che effettivamente si possa fare di tutto in campo. Parliamoci chiaro: delle volte è veramente così e cose incredibili sui campi di provincia, miracolosamente, accadono. E poi c’è il Dibu, naturalmente, e il Dibu può fare tutto.
IN CASO DI BISOGNO
È costata cara un’impellenza a un calciatore del Lecco, l’attaccante Cristian Bunino, espulso prima ancora di entrare in campo durante la gara Piacenza-Lecco. L’allenatore Foschisi avrebbe voluto inserirlo a gara in corso ma mentre era intento a riscaldarsi il calciatore ha sentito il bisogno di fare la pipì: si è appartato a bordo campo per farla, ma è stato notato dagli assistenti dell’arbitro che hanno segnalato provocando l’espulsione. Il calciatore si è scusato con tutti, spiegando di non conoscere il regolamento in merito.
IN CASO DI BISOGNO 2
E si sa che i tifosi di calcio siano notoriamente molto previdenti. Un esempio arriva da Crispiano, dove la Ragazzi Sprint Crispiano, Prima Categoria Puglia, è stata multata di 100 euro perché “Al min. 11 del s.t. propri sostenitori a seguito della rete della squadra ospite lanciavano sul terreno di giuoco alcuni oggetti, tra cui carta igienica”. Lungimiranti, più degli arbitri e degli assistenti di sopra.
IL TROPPO STORPIA
L’abbiamo visto: il momento di bisogno può capitare, c’è chi lo comprende e chi invece è inflessibile, ma è fisiologico. È pur vero che considerare il campo come il… cortile di casa è un po’ troppo. In Prima Categoria Calabria ad esempio è stato squalificato per tre gare Michele Verrino dello Spezzano Albanese “poiché, trovandosi in panchina, entrava abusivamente in campo raggiungendo un calciatore avversario strattonandolo con violenza dalla maglietta nonché per aver mantenuto, dopo il provvedimento di espulsione, un comportamento reiteratamente irriguardoso ed antisportivo, sedendo in panchina e fumando una sigaretta”.
IN PROFONDITÀ
E come spesso accade nelle domeniche bestiali il tutto si porta appresso anche il suo esatto contrario. Abbiamo visto che non tutto è possibile sui campi di provincia, ma da San Giovanni Valdarno arriva l’eccezione alla regola. Nel derby tra Sangiovannese e Grosseto gli ospiti notano che una porta è più bassa: l’arbitro verifica ed è realmente così. Ci sono 45 minuti per sanare la situazione pena sconfitta a tavolino: allora tutti i calciatori e lo staff della Sangiovannese si mettono a scavare, anche a mani nude, per permettere di raggiungere l’altezza regolamentare. Si crea un solco sulla linea di porta irregolare e brutto a vedersi: ma per l’arbitro si può giocare. Il Grosseto ha presentato ricorso, si vedrà l’esito: ma l’immagine di gente che scava a mani nude è un poster delle Domeniche Bestiali.
AGGIORNAMENTO SUL DIBU MARTINEZ
L’Argentina campione del mondo torna in campo contro Panama e Curaçao e per l’occasione c’è il rito di farsi tagliare i capelli dal barbiere ufficiale della Selecciòn. La maggior parte dei componenti della squadra di Scaloni ha scelto una spuntatina, conservando il look originario. Il Dibu naturalmente no, si è fatto rasare dietro la stella quella che pare una specie di stella cometa… consueta sobrietà.