La Candida auris “è purtroppo una brutta bestia. Sta aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa anche l’Italia, e con il Covid la crescita è diventata impressionante. Dobbiamo alzare l’asticella. E’ fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato”, a suonare l’allarme è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commentando i dati e le preoccupazioni provenienti dagli Stati Uniti per la diffusione della patologia, risultata in alcuni casi letale. “Come Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva – prosegue – stiamo facendo questo: abbiamo un sistema di sorveglianza e un registro di queste infezioni“. A preoccupare, spiega Bassetti, è il fatto che “la Candida auris è resistente a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello, le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. L’aumento di infezioni è purtroppo frutto di un alleggerimento delle misure per il controllo delle infezioni durante la pandemia di Covid-19, quando le persone pensavano più a proteggere loro stesse dal virus e c’è stata una minore attenzione a questo microrganismo, su cui bisogna fare davvero molta attenzione”.
Candida auris, descritta per la prima volta in Giappone nel 2009, è un fungo resistente ai farmaci che ha visto un drammatico aumento dei casi durante la pandemia di Covid. I Centers for Disease Control and Prevention statunitensi ritengono che rappresenti una grave minaccia per la salute a livello globale. La maggior parte dei casi stati segnalati in strutture sanitarie, come ospedali o case di cura. Si pensa che il fungo si diffonda attraverso il contatto con superfici contaminate o con trasmissione da persona a persona. Il fungo diventa particolarmente pericoloso quando si inserisce nella circolazione sanguigna. I sintomi più comuni della Candida auris includono febbre e brividi che non scompaiono dopo il trattamento con antibiotici. Mentre la maggior parte delle infezioni da funghi sono curabili con farmaci antimicotici noti come echinocandine, Candida auris resiste alle tre principali classi di antimicotici disponibili. I funzionari sanitari avvertono che l’infezione è stata riscontrata in tutte le fasce d’età.