La Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta, dopo essersi ritirata in camera di consiglio, ha dispensato l’avvocato Calogero Montante dall’incarico di difensore d’ufficio di Matteo Messina Denaro. L’udienza del processo per le stragi di Capaci e via D’Amelio è stata quindi sospesa in attesa della nomina di un nuovo difensore. Una vicenda intricata quella del legale che, appena nominato, aveva rinunciato all’incarico facendo presente che in passato era stato difensore d’ufficio del falso pentito Vincenzo Scarantino, nel processo Borsellino Quater e nel processo d’appello. La corte però lo aveva confermato. Successivamente l’avvocato, che era stato nominato in seguito alla rinuncia della nipote del boss Lorenza Guttadauro, aveva ricevuto pesanti minacce: anche di morte: ” Non vuoi difendere Matteo? Nun ti preoccupari” e “Perché non hai difeso Matteo? Sono un suo amico. Vuoi morire? Il penalista aveva denunciato le intimidazioni alla polizia.
Nei giorni scorsi si era espresso il consiglio dell’ordine degli avvocati di Caltanissetta: “In relazione alle minacce rivolte all’avvocato Calogero Montante quale difensore nominato d’ufficio nell’interesse dell’imputato Matteo Messina Denaro, esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega. Merita ferma condanna il grave gesto intimidatorio, che lede il singolo professionista coinvolto, ma anche l’Avvocatura tutta, quotidianamente impegnata nella difesa e tutela dei diritti della collettività”. Lo scrive in una nota il consiglio dell’ordine degli avvocati di Caltanissetta. Montante è stato nominato difensore d’ufficio di Matteo Messina Denaro ma, dopo aver sollevato un’ipotesi di incompatibilità nel corso dell’ultima udienza del processo, che vede il boss imputato come mandante delle stragi, è stato raggiunto da una telefonata dai toni intimidatori.
Oggi l’ultimo capitolo della vicenda il legale ha chiesto alla Corte d’assise d’appello di Caltanissetta di essere dispensato dall’incarico per motivi di salute e ha inviato un certificato di malattia con una prognosi di almeno un mese per un intervento chirurgico al quale è stato sottoposto. Il sostituto procuratore generale, Antonino Patti, non si è opposto alla richiesta avanzata da Montante. Le parti civili hanno chiesto la nomina di un avvocato d’ufficio e la Corte si è ritirata per decidere. A sostituire oggi il penalista in aula sarà l’avvocato Pietro Pistone che ha insistito nell’istanza di differimento della trattazione avanzata dal difensore d’ufficio. In primo grado il padrino di Castelvetrano è stato condannato all’ergastolo.