Attualità

Pio e Amedeo: “L’Italia razzista? Fa comodo a qualcuno dire che lo è. Il nostro show farà arrabbiare chi non ci capisce”

Tornano su Canale5 e per l’occasione si raccontano al Corriere della Sera. Pio e Amedeo, in prima battuta, marcano quella che sarà la linea del loro show: “… Sono rimasti in pochi ormai a non essersi offesi… Ma va bene così, da un po’ di anni il vento ci sta girando a favore, ora ci hanno servito sul piatto questo concetto di inclusività, quindi la chiave del nostro show sarà la ricerca dell’inclusività a tutti i costi. La cercheremo in ogni cosa, in ogni ospite, in ogni discorso… Si arrabbierà chi non ci capisce o chi pensa che siamo stati troppo credibili”. Ospiti della prima puntata Elisa, Michelle Hunziker, Gigi D’Alessio, Giovanna Civitillo, Zucchero e Silvia Toffanin. Proprio della conduttrice di Verissimo i due dicono: “Lei si fa i fatti di tutti ma nessuno si fa i fatti suoi. Le chiederemo qualunque cosa: la sua intimità, quello che succede a casa, le cene di Natale con il suocero, la tombola. Ad esempio, quanto costa una cartella della tombola a casa loro? Quante azioni bisogna scambiare per acquistarne una? Silvia ha accettato subito, quando glielo abbiamo proposto ha fatto la faccia di chi si viene a consegnare”. Poi arriva la stoccata a Fabio Fazio: “(Michelle Hunziker, ndr) si sottoporrà al nostro format Che intervista che fa, ovvero la presa per i fondelli di Fabio Fazio che fa le interviste ma mai con le domande che il pubblico vorrebbe, mai una curiosità ficcante su quello che la gente vuole sapere. Tiene tutti in confort zone, riempiendo di complimenti l’ospite”. Paura che Pier Silvio Berlusconi li “censuri” come accaduto con il Grande Fratello Vip? “L’abbiamo già sedato come in Arancia Meccanica, funziona”. Anche quando si parla di attualità del nostro Paese, i due vanno dritti: “L’Italia razzista? No, non più, fa finta, fa comodo a qualcuno dire che lo è. Il meccanismo che siamo tutti uguali non è ancora oliatissimo, rimane qualche vecchio pregiudizio, ma con il tempo e con il crescere delle nuove generazioni andrà via. Vale lo stesso per l’omofobia: gli omosessuali oggi non devono più nascondersi come 30 anni fa”.