di Rita Ricchiuti

Raramente quando si scrive una pagina imprescindibile della storia di un determinato contesto socio-culturale si è coscienti di ciò che sta avvenendo. Sarà il tempo poi a esserne giudice e a consacrare un singolo momento in un racconto eterno. Ma nella notte del 21 marzo 2023 si è avvertita la sensazione che si stesse cambiando il volto di una realtà, che si stesse scrivendo in tempo reale una di quelle storie che entrano negli annali custodi e progenitrici di un’eredità unica. 39.454 spettatori paganti hanno riempito gli spalti dello Stadio Olimpico di Roma e per la prima volta lo hanno fatto per sostenere la Roma femminile.

E si può quasi scorgere nel futuro ciò che verrà ricordato di questa sera. Della partita d’andata dei quarti di finale di Women’s Champions League tra Roma e Barcellona si dirà che ha portato il calcio femminile italiano a un nuovo livello portando negli stadi il maggior numero di spettatori mai registrato nella storia di questo sport in Italia. Della tifoseria giallorossa si racconteranno le gesta, la lealtà incondizionata rivolta ai colori della squadra e a coloro che li indossano con onore, si ricorderanno i cori infaticabili cantati a cappella, le bandiere che accendevano il cielo stellato di Roma e l‘orgoglio di una comunità senza confini.

E della squadra si scriverà che ha mantenuto la promessa di lasciare l’anima in campo. Non conterà il risultato finale, ma una lotta di cui in fondo ci si aspettava l’esito, ma che hanno comunque scelto di combattere superando ogni aspettativa. Si ricorderà sempre Elisa Bartoli, il capitano che ha lasciato la sua firma nella mitologia della Roma; si ripeterà il nome di Manuela Giugliano, che ha riportato il numero 10 su una maglia giallorossa allo Stadio Olimpico per la prima volta dopo Francesco Totti; si parlerà di Annamaria Serturini, romana d’adozione, ma dall’anima romanista fin dal primo giorno perché ha accompagnato la Roma da un’idea a una certezza.

Si canteranno i salvataggi eroici di Camelia Ceasar che ha sfidato la fisica e ha vinto e infine si dirà che Andressa Alves e Valentina Giacinti hanno sfiorato l’impresa, Carina Wenninger, Moeka Minami ed Elena Linari hanno difeso la propria casa a qualsiasi costo, Emilie Haavi, Giada Greggi, Benedetta Glionna, Lucia Di Guglielmo e Vicky Losada non hanno mai smesso di crederci. Sì, tante volte non riusciamo a renderci conto di essere sul punto di cambiare il corso della realtà, ma il 21 marzo 2023 nessuno ha avuto dubbi che quella sera la storia della Roma femminile sarebbe diventata leggenda.

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