Il ponte sullo stretto di Messina come “principale cura antimafia”. Così il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, presenta il ponte alla platea palermitana riunita nella sala conferenze dell’Istituto Europeo Mediterraneo di Scienza e Tecnologia per il convengo sullo “sviluppo del sistema infrastrutturale siciliano”. Il ministro è a Palermo perché domani, venerdì 24 marzo, si terrà una nuova udienza del processo a suo carico, per il caso Open Arms. La nuova udienza diventa così occasione per il convegno organizzato dalla europarlamentare siciliana della Lega, Annalisa Tardino.
Più di trecento persone accorse per ascoltare le argomentazioni a favore dell’infrastruttura che unirebbe la Sicilia al resto d’Italia. Più di due ore, in cui, tra gli altri, hanno preso la parola pure il presidente della Regione, Renato Schifani e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Infine, dopo una serie di interventi che lo hanno preceduto in cui è stato lodato per “il coraggio” con cui ha ripreso la “patata bollente del ponte”, ha preso la parola il vice premier, citando gli argomenti contro il ponte: “Gli uccelli migratori troveranno il modo di migrare su altre rotte e poi c’è la mafia – ha detto Salvini non puoi fare il ponte perché c’è la mafia”. Ma per il leader del carroccio è una struttura che servirà contro la lotta alla criminalità organizzata: “I 100 mila posti di lavoro sono la principale cura antimafia. La mafia prospera là dove non c’è lavoro”.