Nonostante consegne in flessione (-4%), soprattutto a causa della carenza di semiconduttori, le entrate dei due marchi spagnoli del gruppo Volkswagen sono cresciute del 14% lo scorso anno. Mentre continua il suo processo di elettrificazione, poi, Cupra guarda anche al nord America come prossimo mercato di sbocco
Cupra, l’ultimo nato fra i marchi del gruppo Volkswagen, punta al Nord America e agli Stati Uniti in particolare. “Abbiamo già cominciato a testare il mercato e i primi riscontri sono molto promettenti”, ha sintetizzato Wayne Grifftiths, l’ad di Seat S.A. nel corso della conferenza sui dati del bilancio 2022. Il brand dal logo ramato è quello con il quale l’azienda spagnola punta al mercato globale. Lo scorso anno Cupra ha debuttato il Australia, dove è sbarcata con l’opzione di vendita completamente digitale e senza concessionari, ma con contratti di agenzia, e arriverà presto in Nuova Zelanda. Ha già esordito in Colombia e Cile.
Il marchio alto di gamma, sportivo e sempre più elettrificato ha assorbito la produzione rallentata dalla carenza di semiconduttori: le vendite di Cupra sono quasi raddoppiate: +93% (+84% in Italia). A scontare i problemi della filiera è stata così Seat, per la quale è stata contabilizzata una flessione dei volumi del 41%. Nel 2022 il gruppo spagnolo ha commercializzato 455.000 auto (-4%), 153.00 a marchio Cupra, che ha confermato l’obiettivo del mezzo milione di unità l’anno con il 2025. A questo target è stato aggiunto quello dei tre milioni di auto totali tra il 2025 e il 2030. Questo perché nel 2024 arriveranno la Terramar da oltre 4,6 metri di lunghezza e la Tavascan, mentre l’anno successivo il modello compatto, esibito come Urban Rebel. Il vero nome sarà tuttavia un altro, come sempre legato alla realtà iberica. Lo stesso Griffiths ha invitato a “restare sintonizzati”: se ne saprà di più nel corso della prossima edizione del “Barcelona International Motor Show”, in calendario a maggio. Prima ancora, il 21 aprile, Cupra presenterà a Berlino il Suv Coupé a zero emissioni Tavascan.
Il marchio, fortemente voluto da Luca de Meo quando era amministratore delegato di Seat S.A., assicura una redditività importante e, soprattutto, piace molto alle nuove generazioni, come ha sottolineato Piero Vianello, Cupra & Seat brand director per l’Italia. Nel Belpaese la Cupra Leon è l’auto con i clienti più giovani in assoluto: appena 34 anni l’età media. Quella di chi acquista la più prestazionale e costosa Formentor è di 43.
Griffiths ha spiegato di non poter elettrificare simultaneamente due marchi: Cupra beneficia anche di questa spinta innovativa, ma, compatibilmente con le norme Euro 7 sulle emissioni, Seat potrebbe ritagliarsi ancora quote con le alimentazioni convenzionali se le disposizioni non saranno troppo restrittive. Potrebbe approfittare dell’annunciato progressivo ritiro di altre case dai segmenti più bassi, quelli tradizionalmente presidiati da Seat, che anche nel Belpaese ha venduto più di Cupra, brand che si è assestato a quasi 11.400 auto su un totale di 25.258.
Malgrado il calo dei volumi, Seat S.A. ha contabilizzato ricavi per 10,5 miliardi di euro (+14%), il secondo miglior risultato in 73 anni di storia, con un utile di 68 milioni. David Powels, il Cfo del gruppo spagnolo, ha definito il 2022 come “l’anno della svolta”: con il 33% dei volumi Cupra ha garantito il 40% dei ricavi. Tra il 2018 e il 2022 del resto il prezzo medio delle auto commercializzate dal gruppo è passato da 14.450 a 19.920 euro. L’incremento maggiore, oltre 3.000 euro, è avvenuto tra il 2021 e lo scorso anno
I primi due mesi del 2023 incoraggiano all’ottimismo: con 71.500 auto già targate (anche marzo sta andando bene) il gruppo ha anticipato una crescita delle consegne del 27%: il 12% è ascrivibile a Seat e il 75% a Cupra.
Il gruppo è importante per la penisola iberica: le ricadute economiche sono nell’ordine dei 21 miliardi l’anno solo in Spagna. Nell’ultimo lustro ha speso 5,3 miliardi tra investimenti e Ricerca & Sviluppo. Assieme al gruppo Volkswagen sarà protagonista di progetti per oltre 10 miliardi, che includono anche i 3 per la fabbrica di Valencia dove verranno prodotte le preziose batterie per i veicoli elettrici. Tra Martorell e Pamplona verranno invece assemblate per conto del gruppo le vetture a zero emissioni basate sulla versione Entry della piattaforma MEB: oltre alla Urban Rebel anche il crossover Skoda, la compatta Volkswagen ID. 2all e la più economica vettura da meno di 20.000. Ma Griffiths punta ad assicurarsi anche la produzione su una seconda architettura, forse già entro la fine del decennio. Seat S.A. lavora ancora sui progetti di micro mobilità elettrica: dopo i monopattini e gli scooter valuta anche collaborazioni per un quadriciclo.