Cinema

“Apple vuole distribuire i suoi film in sala e investirà un miliardo”. Cosa cambia anche per lo streaming

di Davide Turrini

Apple vuole distribuire i suoi film in sala. Quando oramai sembrava che lo streaming avesse stracciato ogni concorrenza per il futuro distributivo del cinema, ecco che da Cupertino arriva il colpo di scena. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’azienda leader degli iPhone ha deciso di puntare un miliardo di dollari – stessa cifra dell’altro colosso in streamng, Amazon – per portare film da loro prodotti nelle sale cinematografiche. Vengono così subito in mente due grandi produzioni Apple che potrebbero immediatamente beneficiare di quello che i ben informati segnalano come una finestra di un mese in sala prima del rilascio a pagamento sulla propria piattaforma streaming, Apple+.

Si tratta del nuovo film di Martin Scorsese, Killers of the flower moon con protagonisti Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, e di Napoleon di Ridley Scott con Joaquin Phoenix. Il film di Scorsese, peraltro, senza questa importante novità distributiva faticherebbe ad avere la sua prima mondiale a Cannes 2023, dove DiCaprio ambisce ad andare, proprio perché la mancata possibilità di un’immediata distribuzione in sala costringe Cannes ad applicare le leggi francesi della distribuzione tenendo lontano dalla Croisette Scorsese&co. Nel recente passato Apple ha comunque tentato la distribuzione di un film anche se in un numero limitato di sale. Ad esempio con Coda, il vincitore dell’Oscar come miglior film 2022 che nelle poche selezionate sale in cui è finito, più per concessione alla tradizione che a precise strategie di mercato, ha incassato la miseria di 2 milioni di dollari (al Sundace, Apple l’aveva acquistato ad un prezzo dieci volte più alto).

Il servizio di streaming Apple + conta ufficialmente tra i 20 e i 40 milioni di abbonati, che la piazza dietro ai colossi Disney+, Netflix e anche ad Amazon. Nel concreto Apple dovrà probabilmente studiare alcune strategie di co-distribuzione con i colossi tradizionali del settore che fanno il bello e il cattivo tempo nonostante il calo di un terzo delle entrate dal 2019, parliamo delle sale statunitensi. Gli studios insomma avranno il coltello dalla parte del manico alzando e diminuendo commissioni, anche se la mossa di Apple sembra avere un obiettivo preciso: in sala ci finiscono i grandi titoli che loro producono e che possono fare cassa e differenza. Potrebbe essere la puntata che fa scricchiolare il banco o le certezze assolute dei servizi in streaming, in particolare Netflix che ha tirato, e continua a tirare dritto, sul rilascio online, pur con significative ma mai amatissime eccezioni. Tra l’altro si segnala che anche Amazon potrebbe far partire un’azione modello tenaglia,cannes
ng.

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