Julian Nagelsmann non siederà più sulla panchina dei bavaresi. Ad annunciarlo sono proprio i media tedeschi come Bild, Süddeutsche Zeitung (SZ) e la rivista sportiva Kicker, secondo i quali il 35enne è stato esonerato con effetto immediato dopo meno di due anni di lavoro. Nagelsmann, arrivato nel 2021 dall’RB Lipsia, paga la sconfitta in campionato di domenica scorsa con il Bayern Leverkusen per 2 a 1, che ha permesso al Borussia Dortmund di prendersi la vetta della classifica, con però un solo punto di vantaggio sul Bayern Monaco. Non è bastata a Nagelsmann la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, competizione disputata dai bavaresi in maniera impeccabile finora: 8 vittorie in 8 partite, passando da dominatori il girone con Inter e Barcellona per poi eliminare agli ottavi il Psg.
Al posto di Nagelsmann l’ex tecnico di Chelsea e Psg, Thomas Tuchel, esonerato dai Blues lo scorso settembre dopo un avvio di stagione complicato. Secondo quanto riporta Kicker, il Bayern e Tuchel sono in contatto da diversi giorni e la sconfitta contro il Leverkusen ha solo ulteriormente accelerato i piani del boss del Bayern Herbert Hainer. La SZ ha spiegato che l’allenatore ex Hoffenheim avesse perso lo spogliatoio.
Per Tuchel un contratto biennale e l’esordio previsto dopo la sosta per le nazionali. La prima partita il primo aprile proprio contro la sua ex squadra, il Borussia Dortmund. Il nuovo allenatore si gioca tutto subito: lo scontro diretto decisivo per le sorti della Bundesliga, poi i quarti di Coppa di Germania con il Friburgo e l’11 aprile l’andata dei quarti di Champions contro il Manchester City. Nagelsmann è stato esonerato proprio sul più bello, il suo successore dovrà dimostrare in due settimane che è stata la scelta corretta.
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Bayern Monaco, decisione choc: esonerato Julian Nagelsmann. Al suo posto Thomas Tuchel
Julian Nagelsmann non siederà più sulla panchina dei bavaresi. Ad annunciarlo sono proprio i media tedeschi come Bild, Süddeutsche Zeitung (SZ) e la rivista sportiva Kicker, secondo i quali il 35enne è stato esonerato con effetto immediato dopo meno di due anni di lavoro. Nagelsmann, arrivato nel 2021 dall’RB Lipsia, paga la sconfitta in campionato di domenica scorsa con il Bayern Leverkusen per 2 a 1, che ha permesso al Borussia Dortmund di prendersi la vetta della classifica, con però un solo punto di vantaggio sul Bayern Monaco. Non è bastata a Nagelsmann la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, competizione disputata dai bavaresi in maniera impeccabile finora: 8 vittorie in 8 partite, passando da dominatori il girone con Inter e Barcellona per poi eliminare agli ottavi il Psg.
Al posto di Nagelsmann l’ex tecnico di Chelsea e Psg, Thomas Tuchel, esonerato dai Blues lo scorso settembre dopo un avvio di stagione complicato. Secondo quanto riporta Kicker, il Bayern e Tuchel sono in contatto da diversi giorni e la sconfitta contro il Leverkusen ha solo ulteriormente accelerato i piani del boss del Bayern Herbert Hainer. La SZ ha spiegato che l’allenatore ex Hoffenheim avesse perso lo spogliatoio.
Per Tuchel un contratto biennale e l’esordio previsto dopo la sosta per le nazionali. La prima partita il primo aprile proprio contro la sua ex squadra, il Borussia Dortmund. Il nuovo allenatore si gioca tutto subito: lo scontro diretto decisivo per le sorti della Bundesliga, poi i quarti di Coppa di Germania con il Friburgo e l’11 aprile l’andata dei quarti di Champions contro il Manchester City. Nagelsmann è stato esonerato proprio sul più bello, il suo successore dovrà dimostrare in due settimane che è stata la scelta corretta.
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Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Questa mattina abbiamo parlato di maggiori controlli sulle partecipazioni societarie. Chiederemo garanzie reali. Io Federazione voglio esprimere, lo stiamo verificando sul piano legale, anche il mio consenso al passaggio delle quote, così come avviene nel caso delle fusioni. Vogliamo approvare il passaggio. Chiaramente avrà un impatto sulle norme del codice civile e se questo non è consentito in termine di autorizzazione, chiederemo le garanzie dovute”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo si terranno il prossimo 18 marzo in Senato, con consegna del discorso alla Camera alle 15,30, e il 19 marzo dalle 9.30 a Montecitorio. E' quanto emerso dalla capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Azione chiede che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga immediatamente in Aula per un’informativa urgente sul vertice di Londra, che avrà al centro il riarmo e la difesa comune tra Regno Unito ed Europa”. Lo ha chiesto Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, in occasione della conferenza dei capigruppo.
“Dopo il vertice di Parigi, a cui la premier ha partecipato, il prossimo incontro a Londra segna un passaggio cruciale per il futuro della sicurezza europea. Se il Parlamento ha terminato le discussioni su borsette, Twiga, Billionaire e vari altri minima immoralia sarebbe tempo di affrontare le questioni che ridefiniranno l’assetto dell’Occidente per i prossimi 50 anni".
"Il mondo sta cambiando a una velocità tale che l’inerzia non è più un’opzione: le aperture di Trump a Putin rischiano di mettere l’Europa nell’angolo e di costruire una pace sulle spalle degli ucraini. L’Europa deve scongiurare questo scenario e dotarsi di una strategia chiara per la liberazione dei territori ucraini e per il futuro della propria sicurezza. La difesa comune europea non è più un’idea astratta, è una necessità: l’Europa non può più permettersi di restare spettatrice delle mosse delle altre superpotenze - ha concluso il capogruppo di Azione”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Due anni dalla strage di Cutro, in cui 100 persone hanno perso la vita e il governo italiano ha perso la faccia e la dignità. 'Avremmo potuto salvarli', ha detto Nicola Aloi, l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, al momento del naufragio. Non hanno potuto salvarli a causa delle 'regole di ingaggio' ministeriali, che hanno bloccato l’iniziativa degli uomini della capitaneria". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Avs.
"Un disastro dovuto alla cecità e alla brutalità - prosegue il leader di SI - di una politica cinica sulla pelle dei più deboli. Rimane la rabbia. Anche perché dal giorno dopo, come se nulla fosse accaduto, - conclude Fratoianni - hanno ricominciato a fare decreti contro le Ong, hanno ricominciato a fare la guerra a chi salva vite".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Assistiamo ad un quotidiano tentativo di indebolimento dei corpi intermedi con la nascita di soggetti che depotenziano la contrattazione e legittimano i contratti pirata. Per questo oggi il Pd depositerà una legge sulla rappresentanza". Lo ha detto il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, intervenendo in aula alla Camera sulla proposta di legge per la partecipazione dei lavoratori.
"Crediamo infatti che la rappresentanza debba essere misurata, perché non è possibile che ad esempio, nelle tante vertenze che noi seguiamo, sindacati o presunti tali, con uno o zero iscritti, possano indebolire la trattativa con il datore di lavoro. Sappiamo che su questo c’è un’apertura anche da parte delle imprese, per cui ci batteremo affinché vi possa essere un passo significativo nei confronti dei diritti dei lavoratori".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La tragedia che si è consumata a Gaza in questi anni è talmente grande che solo l’idea di poter realizzare un video come quello che Trump ha pubblicato su Truth è aberrante. In quel video c’è la totale mancanza di rispetto e di pietà per la sofferenza del popolo palestinese. Qualunque persona civile e dotata di un minimo di umanità dovrebbe prendere le distanze da questa vergognosa operazione di comunicazione fatta sulla pelle di Gaza. Ci auguriamo che anche Giorgia Meloni sappia pronunciare parole chiare in tal senso”. Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
Amman, 26 feb. (Adnkronos) - Il re di Giordania Abdullah ha detto al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, che condanna gli attacchi israeliani contro la Siria. Lo riferisce una nota del palazzo, al termine dell'incontro avvenuto fra i due ad Amman.
Secondo il comunicato ufficiale, Abdullah e al-Sharaa concordano sul fatto che il coordinamento fra i due Paesi è fondamentale per la sicurezza dei confini e per limitare il traffico di armi e di droga che la Giordania ha faticato a contenere lungo il suo confine durante il governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad.