La prima gara sprint della MotoGp restituisce almeno due certezze. La prima è per la Dorna e per Carmelo Ezpeleta: la mezza gara del sabato è bellissima, pericolosa ma bellissima. E non era scontato, dati i mugugni dei piloti alla vigilia. Complici i saliscendi del tracciato di Portimao, i 12 giri sprint sono stati un’ininterrotta successione di sorpassi. Che alla fine ha consegnato la seconda certezza: la Ducati e Pecco Bagnaia. Il piemontese-pesarese campione del mondo vince dopo una tirata impeccabile che lo piazza davanti a Jorge Martin su Pramac e a un ritrovato Marc Marquez. Lo spagnolo, dopo la pole inattesa, dimostra di poter tenere il passo con la sua Honda, almeno sulla breve distanza.

Dietro al primo podio della stagione accade in realtà di tutto. A cominciare da Jack Miller che, dopo aver dato spettacolo con la sua Ktm in qualifica, si conferma imprevedibile anche in gara: sorpassa, arriva vicino a vincere, sbaglia un paio di curve e si ritrova quarto ma soddisfatto di una moto che, dai test, sembrava destinata alle retrovie. Dietro a lui un trio di nuove e vecchie certezze che da quest’anno sa anche di grane: in sequenza arrivano Vinales, Aleix Espargaro e Oliveira (peccato per l’errore che gli fa salutare il podio da lontano). Il duo ufficiale Aprilia fa a sportellate da metà gara in poi e preannuncia una competizione interna che potrebbe scaldare gli animi, fin qui molto calmi, nel box aperto del team ufficiale e di conseguenza del suo satellite Rnf.

Ma se almeno la casa di Noale riesce a portare a punti tre piloti su quattro (11° il ritrovato Fernandez), la vittoria di Bagnaia non nasconde l’auto-strike della Ducati. Bastianini (che sulla Desmosedici 2023 ancora non pare a suo agio), viene abbattuto da Luca Marini ed esce dalla pista per andare dritto al centro medico dove gli viene diagnosticata la frattura della scapola destra. Salterà la gara di domenica e forse non solo. Un giro dopo è la volta di Bezzecchi che cade e dice addio al gruppo. Mentre Zarco porta a termine una gara incolore. Non da lui.

Chi però piange alla prima è il vice-campione del mondo Fabio Quartararo: toccato da Mir si ritrova diciottesimo e risale di prepotenza senza riuscire ad andare oltre la decima posizione, a due decimi dalla zona punti. Al netto della sfortuna, tuttavia, alla Yamaha sembra totalmente mancare l’esplosività delle rivali.

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MotoGp, a Portimao per Marquez pole “da giocoliere” davanti a Bagnaia e Martin

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