“Fuori Alfredo dal 41 bis”. Una richiesta esplicita che centinaia di fumatori si sono ritrovati sullo schermo di distributori di sigarette e “gratta e vinci” in diverse città italiane sabato sera, accompagnata dalla scritta: “Chiudere il 41 bis liberi tutti libere tutte”.

Hacker solidali con l’anarchico detenuto al regime del carcere duro – e per questo in sciopero della fame da ottobre – sono riusciti a violare il software delle macchinette della società Laser Video che distribuiscono i prodotti per fumatori a Milano, Napoli, Pescara, Lecce e in altre località di Sardegna e Liguria.

I distributori inoltre erogavano i pacchetti di sigarette a 10 centesimi, tanto che i tabaccai sono stati costretti a disattivarli. L’allarme è scattato da una tabaccheria di Lecce che, quando si è accorta dell’hackeraggio, aveva già subito un danno di diverse centinaia di euro. A Milano sono stati due i tabaccai colpiti dall’attacco, uno dei quali in zona Navigli. La polizia postale è al lavoro con la società Laser Video, con sede a Suzzara, per far luce sul sabotaggio di diversi distributori di sigarette in tutta Italia.

A quanto risulta, gli hacker hanno anche provato ad attaccare i siti di Atac, ministero dell’Economia e del commissariato online, ma senza conseguenze. Cospito è stato condannato a 9 anni 5 mesi di reclusione, nel 2014, per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, dirigente della Ansaldo Nucleare, e in un secondo tempo è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’attentato del 2006 contro la Scuola allievi carabinieri di Fossano, vicenda per la quale è ancora in corso il processo.

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