L’idea di scrivere un secondo libro le è nata dopo la nascita della primogenita Sophie e mentre stava facendo il giro del mondo insieme a lei e al marito Andrea. Il progetto era quello di scegliere una destinazione differente ogni mese, viverci per poche settimane e poi cambiare luogo. “In questo contesto mi sono detta che meriterebbe raccontare questa avventura”. A dirlo a ilfattoquotidiano.it è Giulia Lamarca, l’autrice di “Un viaggio che parla di te”, in riferimento alla figlia che ora ha un anno e mezzo (libro in uscita il 28 marzo 2023, pag. 240, euro 16,90, De Agostini). E’ una travel blogger con disabilità motoria e attivista per il diritto al turismo accessibile e inclusivo per tutti.
“Tra una poppata e un pannolino da cambiare, guardando Sophie tra le mie braccia, mi sono detta: ‘È arrivata l’ora’. E con Andrea che mi guardava incredulo, ho preso un biglietto del treno per Parigi. Sarebbe stata la prima tappa di un progetto che ci frullava per la testa da troppo tempo: trascorrere un anno in giro per il mondo”. Viaggiare in tempi di pandemia, e per di più con una neonata al seguito, destreggiandosi tra vaccini e tamponi, passeggino per la bimba e carrozzina per la mamma, omogeneizzati e cibi sconosciuti, carte d’imbarco e pannolini, probabilmente per molti potrebbe apparire una follia. Ma non per lei. Giulia è una psicologa oltre a formatrice aziendale e content creator.
Perché ha deciso di mettere nero su bianco questa esperienza? “Credo che in Italia ci sia una narrazione della vita da genitori molto sbagliata, piena di rinunce. Volevo raccontare – afferma – una genitorialita diversa. Dove si può viaggiare con una bimba piccola e crescere insieme. Il libro parla di mia figlia, perché da quando c’è lei il mio viaggiare è diverso, più lento e più consapevole. Mi sono resa conto di quante piccole esperienze si fanno attraverso gli occhi di un bambino che scopre il mondo per la prima volta”. Lamarca affronta gli ostacoli che la vita le ha messo di fronte e supera limiti che sembrano invalicabili.
Obiettivi da raggiungere con la pubblicazione del testo? “Non ho obiettivi, scrivo libri per raccontare le mie esperienze, sperando possano essere di ispirazione e di aiuto a qualcuno. Ma non è un libro che vuole insegnare ad essere genitore, più che altro voglio raccontare le domande che si pone un genitore e il percorso di crescita che fa”. I temi trattati sono diversi: la maternità, il viaggiare durante la pandemia e il farlo con una figlia piccolissima, il rapporto con il proprio corpo. “E’ chiaro che io sono un genitore con disabilità e questo porta con se anche un tema molto importante che è l’inclusione. Parlo anche molto di come la coppia cambi con un bambino e di quanto sia importante una genitorialita condivisa”. Nel 2020 Lamarca è intervenuta al TEDx Torino con un discorso dal titolo “Come superare i propri limiti e farne una risorsa”, e nel 2022 ha condotto su RaiPlay il programma “D-Side: il lato diverso delle cose”. Sempre con De Agostini ha pubblicato, nel 2021, “Prometto che ti darò il mondo”. Infine un aspetto che Giulia ci tiene a evidenziare è quello della corporeità femminile con e dopo la gravidanza. “Il corpo femminile cambia e muta velocemente ma di fatto è come se non tornasse quello di prima anche se si ritorna ‘in forma’”, dice. “Le curve cambiano, ci ritroviamo a riscoprirci e dobbiamo reimparare a valorizzarci e a riprendere cura di noi. La madre – conclude – ad un certo punto è tutta per il bambino e rischia di privarsi della sua cura e identità, cerco di parlare di quello che è stato il mio personale percorso per mettere luce su questo tema”.