Ferrovie, scali aerei, il trasporto urbano di ben sette Lander, le società autostradali e l’amministrazione navale. Tutti servizi del trasporto pubblico che in Germania, lunedì 27 marzo, si fermeranno per un maxi sciopero, ispirato, come molti hanno commentato, a quanto sta accadendo in Francia. A convocare una protesta senza precedenti sono stati i sindacati del trasporto su ferro, Evg, e la sigla Verdi, che ha lanciato il suo appello per bloccare il traffico aereo. L’obiettivo per entrambe le sigle è un cospicuo aumento dei salari. Verdi chiede un incremento del 10,5% e un minimo di 500 euro in più nelle buste paga. Evg vuole invece ottenere almeno 650 euro di aumento. Il leader di Verdi, Frank Warneke – sigla che rappresenta 120 mila dipendenti – si aspetta “un effetto massiccio” dall’appello, diffuso attraverso una dichiarazione congiunta alla stampa, e una forte adesione all’iniziativa. Evg rappresenta invece 230 mila impiegati di bus e ferrovie.

Le dimensioni dello sciopero annunciato sono obiettivamente inconsuete: una mobilitazione di tale portata risale a trenta anni fa, quando nel 1992 il trasporto pubblico fu paralizzato in primavera e, a tappe, addirittura per diverse settimane. Lunedì muoversi nella Repubblica federale sarà dunque molto difficile. La Deutsche Bahn ha già annunciato lo stop dei treni a lunga percorrenza, e di gran parte dei convogli regionali. Ritardi e disagi nella circolazione potranno essere avvertiti già domenica sera, e fino a martedì mattina, è l’avvertimento. Gli scali aerei di Francoforte e Monaco di Baviera hanno messo in guardia: all’inizio della settimana prossima i voli non saranno regolari. Chi ha previsto di mettersi in viaggio è invitato a rivedere il programma. Lo sciopero inizia alla mezzanotte del 26 marzo per finire esattamente 24 ore dopo. “Circa 350 mila passeggeri, che dovrebbero volare per motivi privati e per lavoro, non potranno mettere piede in aereo”, ha annunciato l’associazione federale degli aeroporti ADV.

“Quella che vediamo è un’escalation sul modello francese”, ha commentato fra l’altro il direttore generale, Ralph Beisel. “I sindacati si stanno congedando dalla tradizione che in Germania le soluzioni si trovano al tavolo delle trattative. Si tenta con lo sciopero generale di far arrivare in questo Paese modalità francesi”. Anche la Deutsche Bahn ha criticato con durezza lo sciopero, definendolo “immotivato e non necessario”. Per il responsabile del personale, Martin Seiler, il sindacato deve tornare a sedersi al tavolo, “abbiamo presentato un’offerta responsabile e siamo pronti a dialogare in ogni momento”, ha assicurato.

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