Dalla manutenzione della lavatrice all’utilizzo di stracci differenziati per le varie zone della casa, i consigli per un ambiente domestico sempre pulito e igienico non sono sempre intuitivi e ben noti. Dal mondo dei tiktoker e degli esperti della pulizia emergono moltissimi tips per affrontare al meglio le faccende domestiche, massimizzando l’efficacia del lavoro di pulizia.

L’aspetto fondamentale da tenere a mente riguarda l’importanza di preservare l’integrità e l’efficienza degli strumenti utilizzati per la disinfezione della casa. Uno degli errori più comuni commessi da chi si occupa delle faccende domestiche riguarda ad esempio l’utilizzo di uno straccio unico per il bagno, la cucina e le camere. Questo approccio, in realtà, contribuisce alla diffusione della sporcizia nei vari ambienti, perché i germi raccolti dalle prime superfici vengono facilmente trasferiti nelle successive. Gli esperti consigliano quindi di preferire un panno in microfibra per ogni area della casa. Gli stracci dovrebbero inoltre essere puliti e disinfettati dopo ogni utilizzo, anche attraverso un semplice ciclo in lavatrice.

Considerati un must da molti, i piumini antipolvere non rappresentano una soluzione efficace contro germi, acari, batteri e depositi. Contrariamente a quanto emerge dai numerosi claim pubblicitari, che promettono di rimuovere o intrappolare la polvere dopo una sola passata, infatti, ai vari duster in commercio dovrebbero essere preferiti panni in microfibra o spolverini in carta usa e getta. Per massimizzarne l’efficacia, sarebbe inoltre opportuno impregnare le pezzette con prodotti specifici per le diverse superfici da pulire.

Un altro aspetto che viene spesso poco considerato riguarda l’importanza di lavare e sostituire il filtro dell’aspirapolvere quando necessario. Un filtro non curato riduce infatti la potenza di aspirazione dell’elettrodomestico, rischiando inoltre di diffondere i batteri invece di intrappolarli nel contenitore. Per ovviare a questo problema, gli esperti consigliano di svuotare o cambiare il sacco o il recipiente ogni volta che si raggiunge il limite di accumulo di detriti e di pulire accuratamente tutti gli accessori. Anche in questo caso il panno in microfibra inumidito rappresenta un valido alleato della pulizia, attenzione solamente a verificare che la spina non sia inserita nella corrente quando l’elettrodomestico viene bagnato.

Forse non è scontato, ma non tutti gli utensili da cucina sono adatti alla lavastoviglie, alcuni sono infatti dotati di fessure o tagli molto piccoli, e il lavaggio automatico non ne garantisce la pulizia ottimale. Per questo in alcuni casi è preferibile indossare i guanti e impugnare spugna e detergente. Con un po’ di olio di gomito i residui di cibo potranno essere rimossi dai punti più impervi degli utensili ed eviteranno così di generare muffa, disagi e maleodoranti effluvi. Restando in cucina, è importante ricordare che il lavandino rappresenta uno degli hotspot per germi e batteri, che possono prolificare grazie ai residui di cibo e all’umidità del lavatoio. Se acqua, piatti e stoviglie si accumulano nel lavandino, i rischi di contaminazione aumentano notevolmente. Risulta pertanto fondamentale tenere la zona in ordine e utilizzare bicarbonato di sodio per ripulire lo scarico almeno una volta a settimana.

Un altro errore comune è quello di lavare il tagliere con gli stessi prodotti di detersione destinati alle stoviglie. Nella maggior parte dei casi, questi supporti nel corso del tempo accumulano piccoli tagli e fessure che possono intrappolare micro-residui di cibo. La lavastoviglie, però, non rappresenta la soluzione più efficace: i taglieri in legno potrebbero creparsi a causa delle sollecitazioni, mentre quelli in plastica potrebbero rovinarsi e sciogliersi per via delle temperature elevate che l’elettrodomestico raggiunge. Il comportamento migliore per pulire i taglieri è immergerli in una soluzione di acqua e perossido di idrogeno, per poi sciacquarli con cura e attendere che siano completamente asciutti prima di riporli.

Passando dalla cucina alla toilette, una menzione particolare deve essere dedicata allo scopettone del water: riposizionarlo nel supporto immediatamente dopo l’uso provoca un accumulo dei germi e dei batteri presenti nella tazza. Questi potenziali agenti patogeni vengono quindi intrappolati nelle setole e prosperano a causa dell’umidità, per poi tornare a infestare il sanitario. Lo scopino dovrebbe pertanto essere lavato e lasciato asciugare completamente prima di essere riposto con cura nel proprio supporto.

Tra gli elettrodomestici più utilizzati in assoluto, la lavatrice può costituire un accumulatore seriale di sporcizia, come cellule epiteliali, acari della polvere e residui di vario genere. Intrappolate nel cestello, nello sportellino o nel filtro, queste sostanze possono compromettere la buona riuscita di un lavaggio. Per manutenere la lavatrice è sufficiente versare una soluzione di acqua e bicarbonato in ogni scomparto destinato ai detersivi e due tazze di aceto nel cestello, per poi avviare un ciclo di lavaggio alla massima temperatura. I vari componenti, compresa la guarnizione, andranno poi asciugati accuratamente, magari lasciando lo sportello aperto per facilitare l’areazione. Da ultimo, un consiglio pratico per la pulizia in generale può essere quello di ricordare sempre che la polvere tende a scendere verso il basso, per cui è fondamentale iniziare la pulizia spolverando il mobilio, per poi passare al lavaggio delle finestre e, da ultimo, detergere il pavimento. Allo stesso tempo, è sempre preferibile vaporizzare i vari prodotti prima nei panni in microfibra e, solo successivamente, passare lo straccio sulle superfici, in modo da evitare potenziali accumuli di detergenti sui mobili o sui vetri, che possono causare una maggiore adesione della sporcizia e rendono più difficoltosa la rimozione dell’eccesso di prodotto.

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