Una scoperta archeologica che ha dell’incredibile. Nell’antica città egizia di Abysos, vicino al tempio di Ramses II, sono state rinvenute oltre 2000 teste d’ariete mummificate risalenti al periodo tolemaico, insieme ai resti di altri animali, tra cui pecore, cani, capre selvatiche, mucche, gazzelle e manguste. E non è tutto: gli scavi condotti dagli archeologi statunitensi della New York University e dai loro colleghi egiziani, hanno portato alla luce un grande palazzo della VI dinastia dell’Antico Regno, che al suo interno conteneva statue, indumenti, papiri, resti di alberi e scarpe in pelle.
Secondo il direttore del Consiglio Supremo delle Antichità, Mostafa Waziri, si tratta di una delle più importanti scoperte degli ultimi anni, poiché permetteranno di conoscere meglio il tempio di Ramses II e le attività che vi si svolgevano, in un arco di tempo che va dalla sua costruzione, oltre 4 mila anni fa, e il periodo tolemaico (dal 323 al 30 a.C.).
Il meraviglioso spettacolo delle teste d’Ariete, disposte una dietro l’altra creando un’immensa distessa di teschi, potrebbe essere frutto di offerte votive per lo stesso faraone Ramses II, detto Il Grande, la cui venerazione come divinità sarebbe continuata per oltre mille anni dalla sua morte, cosa che lo ha reso uno dei faraoni più celebrati del Nuovo Regno, periodo di massimo splendore dell’Antico Egitto.
Ora, il prossimo passo per il team archeologo sarà quello di studiare e catalogare uno ad uno tutti i reperti, procedura che, vista la mole di tesori, probabilmente richiederà un po’ di tempo.