Elly Schlein vede i gruppi parlamentari del Pd alla Camera e in attesa dell’elezione dei nuovi capigruppo prevista per martedì: i candidati sono Chiara Braga alla Camera e Francesco Boccia al Senato. “Stiamo lavorando per trovare un assetto complessivo di questa positiva fase del Pd, che sia equilibrato, rispettoso del pluralismo interno ma anche dell’esito del congresso e della linea politica che ha vinto quel congresso, rappresentata dalla mozione che guidavo. Abbiamo dei nodi politici importanti davanti a noi, questo è innegabile. Vorrei che provassimo a scioglierli insieme, salvaguardando fra di noi la chiarezza”, dice la neo-segretaria ai cronisti al termine dell’assemblea dei deputati e senatori dem. Con i quali ha analizzato i momenti successivi alle primarie: “Abbiamo visto cambiare il clima intorno al Pd in queste settimane, nelle piazze e nell’opinione generale. Viviamo una fase positiva, testimoniata dalle 16mila tessere che sono arrivate in pochissimo tempo. Vorrei che tutti insieme consolidassimo questo momento per rafforzare il Pd”.
A livello di agenda, la leader dem ha rilanciato l’intenzione di trovare terreno comune con i 5 stelle. “Abbiamo interrogato Meloni sul lavoro povero e precario, registrando la sua contrarietà al salario minimo – ha detto – Noi insisteremo, coinvolgendo le altre opposizioni che dal palco della Cgil abbiamo invitato a collaborare concretamente sui temi, trovando battaglie comuni da fare nel Parlamento e nel Paese. Come il salario minimo, la sicurezza sul lavoro, la sanità pubblica e universalistica”. Schlein ha poi criticato il governo di Giorgia Meloni: “Siamo in una contingenza economica che, per quanto il governo tenti di nascondere piazzando una bandierina ideologica al giorno, è estremamente grave. Sul Pnrr il governo è indietro e l’Italia non può permettersi di fallire, il Pd presidierà con grande attenzione”. E ancora, ha aggiunto la segretaria dem, “il governo pianta una bandierina ideologica al giorno e intanto sferza un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine. Le pressioni per interrompere le trascrizioni, ad esempio. Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri sindaci e lavoreremo anche qui in Parlamento”. Fari puntati anche sulla Rai: “Sulla questione degli assetti dell’informazione nel servizio pubblico dobbiamo seguirla con particolare attenzione. Mi pare che il governo stia cercando di metterci un pò troppo le mani. Vigileremo”.
La nuova inquilina del Nazareno è poi tornata sulla questione della legge sulle madri detenute. Norma completamente stravolta dagli emendamenti approvati dalla destra in commissione. “La destra ha continuato l’attacco facendo saltare la legge cui stavamo lavorando sulle detenute madri e i loro figli. Con un cinismo terrificante”, ha detto Schlein. “Sul tema migrazioni – ha continuato – Meloni doveva chiedere una Mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong. È tornata da Bruxelles con un pugno di mosche. Abbiamo iniziato questa nuova fase nei giorni della tragedia di Cutro – ha ricordato – chiamando il governo a rispondere e a chiarire la dinamica della strage di Crotone, in commissione io stessa, e poi di nuovo in Aula. Siamo stati lì coi nostri corpi a senza parole a portare omaggio alle vittime e ai loro familiari. Dopo il presidente Mattarella e in assenza del governo”.