Dopo qualche mese di inattività, Renato Brunetta si prepara a tornare in campo. L’economista, già ministro della Pubblica amministrazione nei governi Berlusconi IV e Draghi, è in pole position per diventare presidente il nuovo del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, l’organo consultivo formato da esperti e rappresentanti delle categorie produttive che può proporre disegni di legge al Parlamento. Lo riferiscono vari retroscena di stampa, secondo cui la nomina potrebbe essere approvata nel Consiglio dei ministri di martedì.
Brunetta prenderebbe il posto di Tiziano Treu, ministro del Lavoro nei governi Dini e Prodi I, il cui mandato è scaduto a maggio 2022 (ma è stato prorogato di quasi un anno per allinearlo a quello dei 64 consiglieri). Come il predecessore, svolgerebbe l’incarico a titolo gratuito, in quanto da pensionato non può percepire ulteriori emolumenti in base alla legge Madia. Fuoriuscito da Forza Italia nel luglio scorso in polemica con la scelta di far cadere il governo Draghi, l’ex ministro non si era ricandidato al Parlamento dopo 14 anni.