Dopo la diffusione dell’audio, il produttore musicale russo Iosif Prigozhin aveva smentito si trattasse della sua voce, sostenendo che fosse stata ricreata e sostituita da un software di intelligenza artificiale. Ma secondo il sito dell’opposizione Vazhnie Istorii, che cita “una fonte” all’interno dei servizi di sicurezza, la telefonata tra il produttore e il miliardario azero Farhad Akhmedov è autentica. Nel corso della conversazione, che sarebbe avvenuta due mesi fa, i due criticavano pesantemente Vladimir Putin per la sua operazione in Ucraina. “Putin ha seppellito la Russia, ha fottuto tutti e tutto, l’intero Paese, l’intera popolazione”, dicono i due, come riportano Novaya Gazeta Europa e i media ucraini. Poi valutano la leadership russa, condividono la visione di cupe prospettive per la Russia, si mostrano spaventati dalle sanzioni e mostrano un’acuta insoddisfazione per ciò che sta accadendo in relazione all’aggressione contro l’Ucraina evidenziando quello che a loro avviso è l’umore prevalente tra l’élite russa.

“Non c’è dubbio che abbiano mandato a put….e il Paese”, dice l’interlocutore che sembra essere Iosif Prigozhin. “Stanno incolpando Sergey Shoigu per tutto. Lo stanno chiamando un pezzo di m….a, ovviamente alle sue spalle “, dice. L’uomo che sembra essere l’oligarca Akhmedov consiglia a Prigozhin di “vendere tutto”, e lamenta che la sua carta è stata bloccata, mentre la sua barca “marcisce” “scrivono che sono un caro amico di Putin! Fan….o. L’ultima volta che ho visto Putin è stato nel 2008″. Iosif Prigozhin ha smentito di essere lui uno dei due che parlano nella registrazione e ha affermato: “Mentre ascoltavo l’audio, anch’io quasi credevo di essere io, le tecnologie odierne, le reti possono essere utilizzate per falsificare non solo una voce ma una conversazione”, ha detto. L’audio è trapelato qualche settimana fa, ma solo adesso è finito sui media.

Da parte sua Prigozhin, in un’intervista al sito Fontanka, dice di non ricordare la conversazione citata ma si dice convinto che l’audio fatto trapelare sia “una combinazione di frasi dette” da lui in diverse conversazioni e altre “generate” artificialmente. Il produttore sostiene che si tratti di qualcosa “fatto apposta per creare una spaccatura tra persone in vista”. “Sostengo il nostro presidente, lo rispetto personalmente”, aggiunge Prigozhin, che dice di appoggiare anche l’operazione in Ucraina perché Putin “non aveva altra scelta”. Quanto sta avvenendo in Ucraina, afferma ancora il produttore, “è chiaramente provocato dagli Stati Uniti” e Volodymyr Zelensky “è usato come uno strumento per combattere Putin e la Russia”. Richiesto di un commento sulla conversazione, il capo della milizia Wagner, Yevegny Prigozhin (che non è parente del produttore), ha detto che “è pieno diritto” di Iosif Prigozhin dire quello che vuole al telefono, “ma il fatto che abbia cominciato a scusarsi” mostra che “è un completo coglione”.

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