“Attacco nucleare tattico contro Francoforte, centro finanziario della Germania e quartier generale di Commerzbank”. Per la prima volta in un documento di Commerzbank, compare anche questa frase. Si trova nella sezione Risk strategy e risk management del rapporto annuale 2022 che comunica i possibili rischi di un investimento della banca e le modalità che l’istituto adotta per mitigarli. La bomba atomica sulla sede principale, viene inserita tra le minacce “esistenziali” per la continuità del business. Le altre minacce classificate di questo tipo sono un default della Germania, la “disintegrazione dell’eurozona”, il default di una grande economia europea e/o degli Stati Uniti. Non manca l’eventualità di un massivo attacco informatico che pregiudichi la funzionalità dei mercati e inneschi una corsa agli sportelli che la Banca centrale europea non sarebbe in grado di fronteggiare. Commerzbank è la seconda banca tedesca dopo Deutsche Bank. Ha attivi per 477 miliardi di euro e 38mila dipendenti. Conta 11 milioni di clienti privati e circa 26mila aziende.

Questi rischi estremi compaiono però anche nel rapporto del 2021, l’unica novità è, appunto l’attacco nucleare su Francoforte. Si tratta, in tutti i casi elencati, di eventualità estremamente remote, quasi più teoriche che reali. Ma che non possono essere considerate inesistenti. Anche al pericolo di attacchi informatici viene attribuito un rilievo maggiore rispetto al 2021. A segnalare la piccola ma significativa modifica è il reporter di Bloomberg Steven Arons.

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