È morto a Lugano, all’età di 94 anni, Franco Rosso, il “re del turismo” che inventò i viaggi organizzati e fondò l’omonimo tour operator. Ad annunciare la scomparsa – riporta il Corriere del Ticino – i figli Sara, Paolo e Alessandro. Precursore nel settore, nel 1953 aveva fondato a Torino il primo Ufficio Turistico Franco Rosso, arrivando poi ad allargare l’offerta di viaggi organizzati in Europa e poi in Africa. Dopo la cessione del ramo viaggi alla fine degli anni ’90 quasi totalmente ad Alpitour, l’attività imprenditoriale della famiglia è andata avanti a Lugano con la Planhotel Group Resorts.
D’altra parte, Franco Rosso si era innamorato dell’Africa che aveva sognato fin da piccolo grazie ai racconti del padre che lì aveva lavorato come capocantiere. E, grazie a lui, tanti italiani – in uno dei “grandi viaggi della vita” – l’hanno conosciuta e visitata. Ma non solo Africa, visto che dal primo ufficio turistico aperto a Torino ha creato un impero di viaggi organizzati e ha scritto la storia di questo settore. “Addio a Franco Rosso, l’uomo a cui dobbiamo l’invenzione del viaggi organizzati, definito “re del turismo” che tanto ha dato al comparto e all’Italia” ha scritto in tweet la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Era il 1953 quando Rosso fondò il suo primo ufficio a Torino con proposte per l’epoca “futuristiche”: i viaggi in Europa e il primo catalogo di crociere.
Da qui la crescita negli anni del boom economico fino alla grande novità proposta al pubblico italiano negli anni ’70: i viaggi in Africa e i safari in Kenya. Verso Nairobi è proprio il signor Rosso – come lo chiamavano i suoi dipendenti – che organizza il primo volo charter dall’Italia. E lui stesso non si separa più dalla magia del continente nero, tanto da passarci fino a 6 mesi l’anno, fino a tarda età. “Tutti consideravano il Kenya solo per i safari – aveva detto in un’intervista a MalindiKenya.net, portale degli italiani in Kenya – ma io ero convinto che la costa avesse grandi potenzialità: il clima favoloso, la natura vergine, la gente cordiale, la differenza minima di fuso orario che la faceva preferire alle mete caraibiche. I voli charter avrebbero avvicinato ancor di più l’Europa alle belle spiagge e ai mari caldi, soprattutto nei mesi invernali. In Kenya mancavano solo le infrastrutture e non era poco“. Negli anni ’90 arriva la cessione del ramo viaggi ad Alpitour ma continua a coltivare la sua passione per il settore seguendo dal lago di Lugano, assieme alla famiglia, la catena alberghiera Planhotel Group Resorts, società con 13 strutture nel mondo, di cui 7 di proprietà. Quattro di queste si trovano ovviamente in Kenya, il suo “grande amore”.