Cinque milioni di real brasiliani: questa la somma che Nelson Piquet è stato condannato a pagare per i commenti razzisti e omofobi su Lewis Hamilton, l’equivalente di circa 800mila euro. Il brasiliano tre volte campione del mondo di Formula 1, parlando di un episodio avvenuto durante il Gp di Gran Bretagna del 2021, aveva accusato Hamilton di avere estromesso deliberatamente Max Verstappen, rivale della Red Bull, dicendo: “Il neg***to ha posizionato la macchina in modo che Verstappen non potesse sterzare”. In un’altra intervista, Piquet aveva anche usato un termine omofobo per commentare la sconfitta dello stesso Hamilton contro Nico Rosberg, all’epoca compagno di squadra del pilota inglese.
Alla dura condanna della Formula 1, che ha definito le parole razziste “inaccettabili” e senza “alcuna giustificazione”, sono seguiti i fatti. Le accuse contro Piquet sono state mosse da quattro gruppi per i diritti umani, tra cui la National LGBT+ Alliance brasiliana, che voleva che Piquet pagasse 10 milioni di real brasiliani per danni morali. Un tribunale brasiliano ha stabilito venerdì che Piquet ne dovrà pagare la metà, con il giudice Pedro Matos de Arrudo che ha affermato che l’importo del risarcimento è stato stabilito “in modo che, come società, un giorno potremo essere liberi dagli atti perniciosi di razzismo e omofobia”.
Lo stesso Hamilton si era espresso ai tempi con toni simili, definendo il commento di Piquet frutto di “mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport”. Da parte sua Piquet si è scusato per la sua osservazione “sconsiderata”, ma ha anche sostenuto che il termine che aveva usato “è stato ampiamente e storicamente usato a livello colloquiale nel portoghese brasiliano come sinonimo di ‘ragazzo’ o ‘persona’ e non è mai stato inteso offendere”.