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Padellaro a La7: “Governo Meloni è in difficoltà ed evoca la teoria dell’accerchiamento. Mancano solo le cavallette”. Scontro con Bolloli su Ong

Gli attacchi scomposti della destra contro l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli denotano che in questo momento nel governo Meloni c’è una difficoltà tale per la non soluzione dei problemi che si evoca la teoria dell’accerchiamento. E quindi vediamo dichiarazioni di ministri che una volta dicono di essere accerchiati dagli immigrati, un’altra volta dalle Ong, ora da Gabrielli. Mancano solo le cavallette del film The Blues Brothers“. Così, a Otto e mezzo (La7), Antonio Padellaro de Il Fatto Quotidiano commenta le polemiche scatenate dal governo Meloni contro le dichiarazioni di Franco Gabrielli, ex capo della Polizia ed ex sottosgretario con delega ai Servizi Segreti nel governo Draghi.

Gabrielli, in una intervista alla Stampa, ha criticato la strategia del governo e in particolare del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nelle politiche migratorie: “Ultimamente c’è stato un irrigidimento dell’approccio securitario sull’immigrazione, anche con il decreto sulle Ong, mentre secondo me questo criterio non aiuta. Inutile prendersela con gli scafisti, che sono gli sfigati della filiera, mentre i veri criminali sono i trafficanti che fanno commercio di esseri umani”.

Padellaro sottolinea: “L’attacco a Gabrielli dimostra uno scarso rispetto proprio per le istituzioni, che invece dovrebbero essere dei punti di riferimento per chi da una vita fa campagna elettorale su legge e ordine. E questo, ripeto, è un segnale di debolezza che il governo Meloni dà al paese”.

Il giornalista ha poi un serrato botta e risposta con la cronista di Libero, Brunella Bolloli, che difende le scelte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e si sofferma sulle Ong: “Questo governo ha deciso di far rispettare alcune regole, ma sembra che alla sinistra e all’opposizione non vada bene. Nessuno mette in dubbio che le Ong salvino vite, ma se ci sono delle regole si rispettano. E invece assolutamente no. Se le Ong salvano dei naufraghi e poi, anziché andare in un porto, se ne vanno in giro, creano un sovraccarico di soccorsi, come ha detto la Guardia Costiera“.
“Ma non vanno in giro per turismo – insorge Padellaro – Vanno a salvare altre persone”.
Bolloli replica: “Ma se la Guardia Costiera e le sue motovedette sono già sul posto, perché le Ong decidono di fare di testa loro?”.
“Ma cosa c’è, la precedenza? – ribatte Padellaro – Stiamo parlando di persone che stanno affogando. Questa cosa cervellotica, per cui se hai già fatto un salvataggio a Lampedusa devi subito andare a Ravenna e guai se ti fermi, non sta né in cielo, né in terra. Vallo a raccontare a quelli che stanno in mare e che stanno aspettando i soccorsi. Gli dici: ‘No, c’è la precedenza della Guardia Costiera’? Mettiamo un vigile urbano a controllare il traffico? Ma che idee sono?”.