Una turista in visita al Lago di Como si è recata in Piazza Cavour per godersi una pausa in un locale con vista lago. Dopo aver consumato un caffè doppio e una bottiglietta d’acqua, l’amara sorpresa: 10 euro per il caffè, 10 per l’acqua. Spesa totale: 20 euro. Sconcertata, la donna ha deciso di pubblicare la foto dello scontrino sui social, e a commentato: “Ma dove siamo? A Como o a Capri?“. La turista non è stata la prima cliente a lamentarsi dei prezzi salatissimi del bar, ma il proprietario non ci sta e a chi protesta ha ribattuto: “Il mio bar non può essere accessibile a tutti. Chi non se lo può permettere può andare da un’altra parte, non è arroganza, è una cosa legata alla prestazione che stiamo vendendo”.
Nella stessa Capri, come in altre zone particolarmente rinomate della nostra penisola, non è raro che avvengano contestazioni sui prezzi particolarmente alti presentati dagli esercenti, i quali tengono però a ricordare che, nella maggior parte, il listino prezzi è ben esposto sia all’interno che all’esterno dei locali, in modo che sia chiaro fin da subito a cosa vada incontro chi desidera fermarsi per una pausa.