L’intelligenza artificiale? Porterà grandi benefici ma attenzione alla superintelligenza: quella in grado di stabilire da sola i propri obiettivi è un rischio catastrofico per tutta l’umanità. A dirlo, o meglio, a scriverlo sul suo blog è stato qualche giorno fa Bill Gates che se da un lato si dichiara entusiasta dell’evoluzione di queste tecnologie, dall’altro resta cauto e mette nero su bianco i timori per i possibili abusi. “L’era dell’AI è iniziata” è il titolo del post scritto dal fondatore di Microsoft dopo il lancio di Bard da parte di Google, il “rivale” di ChatGpt, creato da Open AI e integrato anche nel motore di ricerca Bing di Microsoft.
COME GATES VEDE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Lavoro, educazione, sanità. Secondo Bill Gates sono questi gli ambiti nei quali l’AI migliorerà sensibilmente la vita dei lavoratori di questi settori e potrà coesiste e collaborare con l’uomo, senza necessariamente sostituirlo. Insomma, Gates vede l’AI più come un “assistente digitale personale per migliorare la produttività dei dipendenti e, con una conoscenza adeguata dell’azienda e del settore di attività, potrebbe diventare una risorsa con cui i dipendenti possono lavorare”. In ambito medico, invece, libererà i professionisti da compiti amministrativi permettendo loro di concentrarsi sulle crisi e la gestione delle emergenze, anticipando tra le altre cose gli sviluppi di nuove epidemie e la scoperta di nuove cure. Anche l’agricoltura e l’allevamento ne beneficeranno: l’intelligenza artificiare potrebbe infatti aiutare la progettazione di semi adatti ai climi locali, nuovi vaccini per il bestiame nonché aiutare gli agricoltori a far fronte alle condizioni meteorologiche estreme e ai cambiamenti climatici.
I TIMORI PER I RISCHI DELLA SUPER INTELLIGENZA
Tra luci e ombre, il post di Bill Gates spiega come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia stato a lungo il grande sogno dell’industria informatica e come i miglioramenti siano stati rapidissimi negli ultimi tempi e tali continueranno ad essere in futuro. Attenzione però a come verrà gestita l’AI: se ben governata tutto andrà per il meglio, in caso contrario ci sarà persino il rischio che abbia delle potenzialità distruttrici. Gates teme infatti che la possibile evoluzione che porterà alla creazione di una “superintelligenza”, ossia di una AI in grado di stabilire da sola “i propri obiettivi”, sia un grande rischio per tutta l’umanità tanto che potrebbe avere degli effetti catastrofici. “Per sfruttare al meglio questa straordinaria tecnologia, dovremo sia proteggerci dai rischi che diffondere i benefici al maggior numero possibile di persone”, conclude il fondatore di Microsoft.