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Politica - 29 Marzo 2023
Elezioni, M5s attacca: “In Calabria il centrodestra vuole cambiare le regole per sovvertire l’esito del voto. Ci opporremo duramente”
“Il centrodestra sta sovvertendo l’esito delle votazioni delle elezioni politiche del 2022 in Calabria“. A denunciarlo, nel corso di una conferenza stampa nella sede del M5s, è la deputata Carmela Auriemma, vicepresidente della Giunta per le elezioni, assieme al presidente Giuseppe Conte, al capogruppo alla Camera Francesco Silvestri, alla vicecapogruppo Vittoria Baldino, alla capogruppo in Giunta delle elezioni Stefania Ascari. Una conferenza nel corso della quale è stato denunciato il tentativo da parte dei partiti della maggioranza di “stravolgere il risultato elettorale”, attraverso un emendamento che modificherebbe i criteri con cui sono già state scrutinare le schede elettorali. E che prevedono, secondo quanto indicato dal Viminale, l’annullamento nel caso in cui l’elettore abbia apposto il voto su più di una lista collegata al candidato uninominale.
Tutto per “garantire l’assegnazione di un seggio in Calabria ad un candidato di Forza Italia”. Ovvero, il “rampollo di una nota dinastia calabrese”, come Conte senza citare il nome ha definito Andrea Gentile, delfino politico di Tonino Gentile, ex sottosegretario dei governi Berlusconi e Renzi. A danno della pentastellata Anna Laura Orrico, che è stata eletta prevalendo sul primo per 400 voti. Ma Conte rivendica: “Non mi interessa nemmeno chi viene avvantaggiato, è un problema di democrazia. Già è malata, non acceleriamone il definitivo collasso”. Tanto da tagliare corto anche sulla possibilità di un fronte comune e di un sostegno da parte del resto delle opposizioni: “Non è questione di maggioranza o opposizione”.
“In questo modo si sovvertono i principi di legalità posti alla base della nostra Costituzione”, ha attaccato pure Ascari. Mentre Baldino ha parlato di “colpo di mano a colpi di maggioranza“. E ancora: “Non si cambiano le regole ex post. Questo emendamento presentato dalla maggioranza potrebbe avere delle conseguenze in generale in tutto il Paese, anche sul piano della ripartizione dei seggi nel proporzionale”. “Se necessario ci rivolgeremo anche al presidente della Repubblica, garante della Costituzione”, ha concluso il capogruppo Francesco Silvestri.