La novità dello studio di Harvard è però legata alla presenza di interferenti endocrini nei gel impiegati nell’ecografia. Dobbiamo temere anche questo tipo di esposizione? “I gel usati per effettuare le ecografie in gravidanza devono essere acquisiti da produzioni che rispettino le norme di sicurezza per la salute, e non vi sono evidenze che rappresentino un aumento del rischio in termini di danno”, ci rassicura la dottoressa Anna Franca Cavaliere, Direttore UOC Ostetricia e Ginecologia Fatebenefratelli Gemelli – Isola Tiberina, Roma. Queste sostanze allora non ci sono nei gel che comunemente si usano in Italia, in ecografia? “In commercio sono presenti gel per esami ecografici senza ftalati o altri componenti; quindi possiamo ritenere che non ci sono rischi per la madre o il feto tali da controindicarne l’uso per effettuare le ecografie in gravidanza. Un esame che invece è importante effettuare perché ci permette di controllare il benessere fetale sia in termine di crescita che anatomia”, raccomanda Cavaliere. Da aggiungere che l’Italia, in base a una circolare del 2021, ha fornito raccomandazioni per l’uso sicuro dei gel ecografici anche per prevenire contaminazioni microbiologiche. E ancora, per rispondere ad altri dubbi sugli effetti degli ultrasuoni impiegati in ecografia, va chiarito che “quelli impiegati nella diagnostica in ostetricia hanno frequenze sicure per il feto e, per ulteriore ed estrema precauzione, si fa attenzione a non applicare il Doppler in fase embrionale, dunque solo nel primo trimestre di gestazione”, sottolinea Cavaliere.

INDIETRO

I gel per le ecografie fanno male? Nel mirino gli “interferenti endocrini”: ecco come si possono difendere le donne in gravidanza dai prodotti con ftalati

AVANTI
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Mangiare arance sotto la doccia, il nuovo folle trend di Tiktok: “Sembra di essere nella Spa di un hotel di lusso”. L’analisi dell’esperta

next
Articolo Successivo

La burocrazia schiaccia la sanità pubblica: colpa della politica. Vi racconto la mia esperienza

next