Si chiama Revuelto la prima Lamborghini ibrida della storia ed esordisce nell’anno del 60° anniversario del marchio di Sant’Agata Bolognese portando all’esordio un V12 ibrido plug-in (cioè ricaricabile alla spina) da 1015 cavalli di potenza, incastonato all’interno di un telaio in carbonio di inedita concezione e coadiuvato da tre motori elettrici. Le prestazioni sono prevedibilmente impressionanti: accelerazione 0-100 km/h in 2,5 secondi e velocità massima di oltre 350 km/h. Anche se i numeri non esprimono pienamente quanto gli uomini della Lamborghini abbiano messo al centro del loro progetto il piacere di guida e le sensazioni che la Revuelto promette di trasmettere al suo driver. Abbastanza ricco, oltre che fortunato, visto che per averla ci vuole mezzo milione di euro.
“La nuova Revuelto è una pietra miliare nella storia Lamborghini e un pilastro della strategia di elettrificazione Direzione Cor Tauri”, spiega in una nota ufficiale Stephan Winkelmann, numero uno della Lamborghini: “Una vettura unica e innovativa ma allo stesso tempo fedele al nostro DNA: il V12 è il motore simbolo delle nostre supersportive e una parte rilevante della nostra storia. Revuelto nasce per rompere gli schemi, coniugando un nuovo motore 12 cilindri alla tecnologia ibrida, trovando un bilanciamento perfetto tra la volontà di offrire ai nostri clienti emozioni mai provate prima e la necessità di ridurre le emissioni”.
“Con Revuelto portiamo l’esperienza di guida Lamborghini a un livello superiore”, promette Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer, “facendo un ulteriore salto in avanti in termini di reattività e responsività per rendere la guida tanto emozionante quanto naturale in ogni circostanza. Revuelto è una vettura dalle performance eccezionali ma il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di confermarsi al vertice in fatto di emozioni di guida”. Parole che, su carta, sono confermate da una cifra su tutte: 1,75 kg/Cv, ovvero il miglior rapporto peso/potenza della storia Lamborghini. Del resto tutti gli elementi della carrozzeria, ad esclusione delle portiere e dei paraurti, sono di fibra di carbonio e di materiali ultraleggeri.
Il powertrain unisce i benefici del termico e dell’elettrico
Nel dettaglio, il motore centrale V12 aspirato da 6,5 litri, è il più leggero e potente dei 12 cilindri realizzati da Lamborghini. Pesa solo 218 kg, 17 kg in meno rispetto all’unità della Aventador ed eroga da solo 825 CV a 9250 giri/min e una coppia massima di 725 Nm a 6750 giri/min. L’unità termica è affiancata da tre motori elettrici di cui uno integrato nel nuovo cambio doppia frizione a 8 rapporti, che per la prima volta è stato installato dietro al motore termico e trasversalmente rispetto al V12. L’e-motor integrato nel cambio svolge le funzioni di starter e generatore, rifornisce di energia i due motori elettrici anteriori e ha la funzione di boost nella modalità di guida 100% elettrica, consentendo pure la marcia a zero emissioni a quattro ruote motrici, agendo direttamente sull’asse posteriore. Le mansioni variano a seconda della modalità di guida inserita, attraverso un meccanismo di disaccoppiamento. Gli altri due motori elettrici, invece, movimentano l’asse anteriore e sono capaci di erogare ciascuno 350 Nm di coppia. Sotto al tunnel, invece, trova collocazione la batteria agli ioni di litio da 3,8 kWh che alimenta gli elettromotori (può essere ricaricata da una fonte di corrente esterna o dal V12).
Questi ultimi migliorano l’erogazione di potenza ai bassi regimi, permettono alla Revuelto di viaggiare per una decina di chilometri a zero emissioni allo scarico e riducono le emissioni complessive di CO2 del veicolo del 30% rispetto alla precedente Aventador. Oltre ad assicurare la trazione alle ruote anteriori gli e-motors svolgono la funzione di torque vectoring, ottimizzando la dinamica di guida e la trazione in curva, e recuperano l’energia durante le fasi di frenata. Durante la marcia in elettrico, per massimizzare i consumi di energia, la Revuelto può procedere solo con l’intervento dell’asse anteriore e quindi a due ruote motrici mentre l’asse posteriore supporta on demand. Il tutto è orchestrato da un nuovo cambio doppia frizione a 8 rapporti: vanta la funzione di downshift continuo, che consente di scalare più rapporti contemporaneamente, semplicemente tenendo tirata la paletta di sinistra.
L’architettura di carbonio è una pietra miliare
Tutto il suddetto “bendidìo meccanico” è accolto in un nuovo telaio di ispirazione aeronautica, che integra una monoscocca interamente in fibra di carbonio che fa da cellula passeggeri e un telaio anteriore in Forged Composites, materiale speciale composto da carbonio in fibra corta in bagno di resina: cosicché il subtelaio anteriore – che ospita gli organi di sterzo, le sospensioni, gli e-motors e serve ad assorbire l’energia in caso di impatto frontale – pesa la metà del precedente, che era di alluminio.
La struttura di carbonio è più leggera del 10% rispetto al telaio di Aventador e “confrontando l’attuale struttura anteriore con il predecessore in alluminio il risparmio è del 20%”, dicono quelli della Lamborghini. Incrementata notevolmente la rigidezza torsionale, ben 40.000 Nm/°, facendo segnare un +25% rispetto all’Aventador, garanzia di doti dinamiche di riferimento.
Il segreto della monoscocca dell’abitacolo è il cosiddetto “rocker ring”, un unico componente ad anello in CFRP che rappresenta la struttura portante della vettura e abbraccia gli elementi realizzati in Forged Composite come la vasca, il parafiamma e il montante A. Mentre il telaio posteriore – che integra gli attacchi delle sospensioni e i supporti del motopropulsore – è stato realizzato in leghe di alluminio altoresistenziali.
Aerodinamica avanzatissima
Naturalmente, anche la fluidodinamica è avanzatissima e sfrutta un’ala posteriore che cambia incidenza in funzione della modalità e della dinamica di guida, oppure può essere modificata manualmente dal pilota in base alle proprie preferenze, attraverso il rotore dedicato posto sul volante. Davanti figura uno splitter di carbonio con bordo d’attacco raggiato nella parte centrale e inclinato in quella laterale: genera dei vortici che incrementano il carico frontale e deviano l’aria evitando le ruote. La zona centrale presenta una conformazione che convoglia il flusso verso quattro generatori di vortice posteriori.
Si tratta di sottili lame dalla forma ricurva posizionate nel sottoscocca, fondamentali per aumentare l’energia del flusso d’aria che investe la vettura nella parte inferiore. Infine, il diffusore estrae il flusso in arrivo dal fondo vettura mediante un sistema di canalizzazione differenziata tra la parte centrale a bassa inclinazione (+4° rispetto ad Aventador Ultimae) e quella laterale ad alta inclinazione (+7° rispetto ad Aventador Ultimae). In sintesi il nuovo approccio progettuale ha permesso alla Revuelto di incrementare il carico aerodinamico anteriore del 33% e quello posteriore del 74% rispetto all’Aventador Ultimae in condizioni di massimo carico.
Dinamica di guida “elettrificata”
A un’architettura che consente una distribuzione delle masse ottimale (il 44% del peso grava sull’anteriore e il 56% sul posteriore), un baricentro molto basso e un passo relativamente contenuto, la Revuelto unisce i benefici del sistema a quattro ruote sterzanti: una tecnologia che rende la vettura più agile e stabile a seconda dei frangenti di guida. Ma a fare la differenza è pure l’asse anteriore elettrificato: “Il torque vectoring elettrico incrementa l’agilità della vettura nelle curve strette e al contempo la stabilità nelle curve ad alte velocità, ripartendo la coppia in modo ottimale su ciascuna ruota e lavorando in sinergia con il sistema a quattro ruote sterzanti”, promette Lamborghini. Inoltre, in fase di frenata l’e-axle e il motore elettrico posteriore contribuiscono alla decelerazione, riducendo lo stress sui freni e ricaricando al contempo la batteria.
A tenere a bada l’esuberanza del veicolo pensa l’impianto frenante con pinze anteriori a 10 pistoni, combinate a dischi da 410 di diametro (al posteriore ci sono pinze a 4 pistoni e dischi da 390). Il tutto è celato dietro cerchi da 20” all’anteriore e 21” al posteriore, gommati con pneumatici Bridgestone Potenza Sport 265/35 davanti e 345/30 dietro.
Design tipicamente Lambo
“Con Revuelto diamo forma all’adrenalina stessa e il suo design apre la porta sul futuro del nostro linguaggio stilistico”, dice Mitja Borkert, Lamborghini Head of Design: “Già a prima vista Revuelto si mostra come un’affascinante Lamborghini V12, con linee tese che abbracciano il telaio, celebrando il nuovo powertrain lasciato a vista. La Y rappresenta la firma più significativa e riconoscibile in questa nuova ammiraglia, così come gli interni rappresentano un enfatizzato passo in avanti nel definire la nuova direzione del design Lamborghini. Ogni dettaglio dell’abitacolo comunica la nostra filosofia “feel like a pilot”: sia il pilota che il passeggero sono profondamente connessi con il design a Y della plancia e della console centrale, ricevendo la sensazione di essere a bordo di una vettura da corsa e allo stesso tempo di avere un intuitivo bilanciamento tra i comandi analogici e digitali”.
A proposito di digitale, il touchscreen verticale da 8,4” del sistema infotelematico è il cuore tecnologico dell’abitacolo ed è affiancato dal cockpit digitale da 12,3”, lato guidatore, e nel display da 9,1” installato sulla plancia lato passeggero. I tre schermi digitali non rispondono solo all’esigenza di pulizia stilistica che ha consentito di eliminare la maggior parte dei tasti fisici, ma anche di implementare nuove funzionalità e consentire di concentrarsi completamente sulla guida come su una vettura da corsa. Il volante è stato ispirato dal mondo racing e dall’esperienza di Essenza SCV12: i quattro rotori posti sulle razze permettono di selezionare sia le modalità di guida sia il sistema di sollevamento della vettura e l’inclinazione dell’ala posteriore. Tramite i pulsanti si possono invece attivare tra l’altro, gli indicatori di direzione, il lifting system e il launch control, mantenendo sempre una presa ottimale sul volante.