Il Partito democratico contesta il colpo di mano del governo sull’evasione fiscale. “Lo scudo penale per gli evasori inserito all’ultimo secondo dal #governoMeloni nel #DLbollette è inaccettabile”, scrive il responsabile economia Antonio Misiani. “Nel merito, è l’ennesimo condono. Nel metodo, non ha alcun requisito di necessità e urgenza. Il governo lo tolga dal provvedimento”. “I dodici condoni della legge di Bilancio non sono bastati”, aggiunge Maria Cecilia Guerra di Pd-Idp. “Non solo si allunga il termine per accedere ai condoni già previsti, ma se ne estende anche il campo di applicazione, sia per gli atti di accertamento, sia per la conciliazione agevolata delle controversie pendenti. Poi arriva, dopo tanti annunci, la prima depenalizzazione di alcuni, rilevanti, reati tributari: omessi versamenti di ritenute e dell’Iva, di importo elevato e compensazioni fasulle di crediti non spettanti. Sei stato scoperto? Ti accordi sull’importo da pagare, paghi e vai via senza essere punito. Ora il viceministro Leo deve veramente spiegarci cosa intende quando dice ‘Non faremo sconti agli evasori”.
Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte dal canto suo, rispondendo a una domanda, ha commentato: “Noi contrastiamo tutte le norme che contengono sanatorie. Noi non vogliamo favori per gli evasori, ma favori per cittadini che sono in difficoltà, vogliamo i favori per i cittadini che hanno lunghe file d’attesa per i pronto soccorso, per un esame diagnostico o per un intervento chirurgico. Noi vogliamo favori per i cittadini che devono pagare un mutuo, per i più fragili. Questi sono i favori per cui ci battiamo”.