E’ stato arrestato a Minsk, in Bielorussia, Alexei Moskalyo, l’uomo fuggito dagli arresti domiciliari dopo essere stato condannato a due anni di carcere con l’accusa di aver screditato la Russia sui social media a causa dei disegni contro la guerra della figlia 13enne. A dare la notizia è il Guardian, secondo cui Moskalyo è stato separato dalla figlia di 13 anni da quando è stato messo agli arresti domiciliari: l’adolescente è stata trasferita invece in un centro di accoglienza statale. L’uomo è stato condannato per le sue critiche alle politiche del Cremlino nei post sui social media. La polizia ha indagato su di lui dopo che nell’aprile 2022 la figlia Maria aveva disegnato a scuola dei razzi lanciati contro una famiglia ucraina con un messaggio di pace: la scuola aveva subito contattato la polizia, attirando così l’attenzione sui post contro la guerra che il padre della ragazza aveva pubblicato sui social media, e che ora lui nega di aver scritto, sostenendo che il suo account è stato hackerato.