Marco Bellocchio superstar ai David. Esterno notte, l’ultimo film del regista piacentino, è leader assoluto nelle candidature per i David di Donatelo 2023. 18 le nomination per la rilettura del caso Moro finita in Concorso a Cannes 2022, in sala divisa in due parti (il film dura complessivamente cinque ore e trenta minuti) e infine in sei puntate su Rai1 lo scorso autunno. Miglior film, regia, sceneggiatura, produzione (sic), attrice (Margherita Buy) e attore (Fabrizio Gifuni), attori non protagonisti e via via praticamente una nomination in tutte le categorie perfino negli effetti speciali per Bellocchio. A seguire si paga dazio per La stranezza di Roberto Andò, clamoroso e vivo exploit al box office autunnale, anche se lugubre quadretto d’epoca pirandelliano (c’è pure la nomination alla miglior fotografia, bah) che racimola ben 14 candidature (c’è pure la figlia del regista, Giulia nella cinquina delle attrici non protagoniste).
Stesso numero (14) per uno dei titoli più belli e importanti della stagione: Le otto montagne. Il film dei belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch raccoglie le nomination per il miglior film, regia e sceneggiatura non originale (è tratto dal romanzo splendido di Paolo Cognetti), ma soprattutto ipoteca il David come miglior attore avendo sia Alessandro Borghi che Luca Marinelli in nomination. Se non scegliessero, i giurati nostri colleghi, uno di loro due, la statuetta cadrebbe comunque ben dritta tra l’outsider Luigi Lo Cascio per il suo Braibani de Il signore delle formiche e il pur sempre maiuscolo Fabrizio Gifuni di Esterno notte.
Nella cinquina delle attrici ci sarà come sempre una certa lotta: Penelope Cruz ne L’immensità di Crialese parte favorita, ma Barbara Ronchi in Settembre e Claudia Pandolfi in Siccità possono essere la sorpresa che non ci si aspetta nella categoria che non vede apparire quella Elodie di Ti mangio il cuore che in molti attendevano. Nella casella regia la lotta sarà altrettanto aperta con Bellocchio appunto in pole e a seguire Gianni Amelio con il suo Signore delle formiche (11 candidature peraltro), Martone con Nostalgia (9), il duo belga de Le otto montagne e Andò per La stranezza. Tra i “dimenticati” del 2023 citiamo quel Dante di Pupi Avati (1 nomination) e quel Colibrì che ha dignitosamente aperto le danze ai piani alti del box office ad ottobre scorso (4). L’esordio alla regia se lo giocano Jasmine Trinca con Marcel e Carolina Cavalli di Amanda; mentre permetteteci di tifare per Kill if you can di Alex Infascelli nella categoria documentari che poteva benissimo finire nella cinquina del miglior film in assoluto. La cerimonia di premiazione si terrà il 10 maggio in diretta Rai alle 21 con la conduzione di Carlo Conti.