“Il nostro Paese ha dannatamente fallito”. Parole dure pronunciate tra le lacrime quelle di Katy Perry al termine dell’esibizione di un concorrente ad American Idol. La popstar, giudice del talent show insieme a Lionel Richie e Luke Bryan, è rimasta profondamente colpita e addolorata dalla storia di Trey Louis, 21enne presentatosi ai casting del programma e sopravvissuto alla strage di Santa Fe, quando nel 2018 un ragazzo di 17 anni entrò a scuola armato di fucile uccidendo 10 persone.
LE LACRIME DI KATY PERRY – Trey, come da protocollo, si è presentato davanti alla giuria intonando una canzone e subito dopo si è presentato: “Sono Trey di Santa Fe in Texas […] Nel maggio 2018 un uomo armato è arrivato nella mia scuola. Ero all’interno dell’aula di arte e questo uomo ha sparato […] Ho perso molti amici. Otto studenti e due insegnanti sono stati uccisi. È stato davvero terribile. Santa Fe ha avuto una brutta reputazione dal 2018”. I giudici non hanno nascosto l’impatto che quelle parole hanno avuto su di loro, ma è stata Katy Perry ad accusare il colpo in maniera maggiore. La cantante di Teenage Dream, giudice di American Idol dal 2018, non ha trattenuto le lacrime e dopo essersi accasciata sul bancone è esplosa in un pianto a dirotto scandendo a gran voce queste parole: “Il nostro Paese ha dannatamente fallito. Questo non è ok”, ha detto. “Tu dovresti cantare qui perché ami la musica […] Non devi perdere 8 amici. Spero che la tua testimonianza possa servire a ricordare alle persone che dobbiamo cambiare. Perché sai cosa, anch’io ho paura”. In America il tema delle sparatorie nelle scuole, e più in generale negli edifici pubblici, è molto sentito, e questo spiega la profonda commozione di Katy Perry. Ogni anno, infatti, non si contano le stragi realizzate da persone armate che fanno irruzione nelle aule scolastiche e aprono il fuoco contro innocenti.
LA SPARATORIA A SANTA FE – Quanto alla sparatoria di Santa Fe, all’epoca erano state trovate sui profili social dell’assassino, Dimitrios Pagourtzis, una foto con una t-shirt recante la scritta “Born to Kill” (nato per uccidere, ndr) e altre immagini di una lunga giacca verde con simboli nazisti. Il governatore del Texas, Greg Abbottha, aveva fatto sapere che il 17enne aveva usato un fucile e un revolver calibro 38 appartenenti probabilmente al padre.
