Non solo lacrime, apparizioni e stigmate sulle mani e sui piedi. Ora anche dei segni divini sul muro come delle croci di sangue e scritte in aramaico. Sarebbero solo alcuni dei segni divini comparsi sul muro della presunta veggente di Trevignano Romano, il piccolo paese laziale vicino al lago di Bracciano, che da settimane è alla ribalta nazionale. A mostrare direttamente questi presunti segni divini è il marito di Gisella Cardia nella puntata di Pomeriggio Cinque del 29 marzo. Un video li metterebbe in evidenza e, secondo l’uomo, sono da ricondurre alla lacrimazione e alle apparizioni della stessa Madonna alla moglie. “Alle 12:15 dell’8 maggio 2016 – afferma l’uomo al programma di Canale 5 – sono apparse altre cinque croci di sangue”.
Oltre a queste sono anche comparse delle scritte in aramaico che prontamente ha poi tradotto grazie all’aiuto di un sacerdote: “Io sono la trinità. Queste le ha tradotte padre Sanislao che conosce l’aramaico”, aggiunge il marito della veggente, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla. Non finisce di riempirsi di particolari questa storia che, avrebbe il suo clou, ogni 3 del mese quando, la Madonna, apparirebbe alla veggente che ormai viene seguita da fedeli provenienti da ogni dove. Ora, con l’approssimarsi anche della Settimana Santa, la Cardia dovrebbe vivere anche una vera e propria sofferenza come lo è stata per Cristo, durante la sua passione. Per questo, sulle mani e sui piedi le comparirebbero delle stigmate insieme ad altri segni di dolore su tutto il corpo. A questo, poi, si aggiunge la lacrimazione della Madonna e le sue apparizioni insieme anche alla possibilità di parlare con Gesù e persino con Dio. Di tutte queste cose, su cui ora la diocesi vuole andare a fondo, è la stessa veggente a rivelarle durante alcune puntate di Mattino Cinque News.