“Sono persone“: un uomo è intervenuto così, criticando un ragazzo che stava filmando due presunte borseggiatrici in metro. È successo nella metropolitana di Milano, lo scorso 20 marzo. Il video mostra un uomo con lo zaino in spalle. Si rivolge al giovane che sta filmando: “Scusi ma lei chi è?”. Nessuna risposta, se non l’accusa: “Sono borseggiatrici“. E poi: “Sono un cittadino”. Nel video sono state registrate anche le reazioni degli altri passeggeri, nonostante l’audio disturbato. C’è stato chi ha incoraggiato il giovane, sostenendo che “fa benissimo a farlo”. Altri hanno aggredito verbalmente l’uomo: “Le porti a casa sua, si vergogni!”. E ancora: “Le dia il suo portafoglio“.
Il video è stato condiviso sui social, come riporta Fanpage.it, e ha diviso l’opinione degli utenti: da una parte, c’è chi sostiene la pratica del farsi giustizia da soli e condivide le reazioni dei passeggeri del treno. Dall’altra, diversi utenti ricordano che una società culturalmente evoluta, teoricamente, si è lasciata la legge del taglione alle spalle. Questo non è che uno dei tanti episodi che si verificano da settimane, se non mesi: sono sempre di più i video simili pubblicati sui social.
Nelle scorse settimane aveva fatto molto discutere il post della consigliera comunale del Pd a Milano, Monica Romano, che aveva denunciato la gogna social contro i borseggiatori della metropolitana: “Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Non è così – trasformando le persone in bersagli – che si ottiene giustizia“, aveva scritto Romano. Che in tutta risposta aveva ricevuto una valanga di insulti e reazioni inferocite.