Quasi dieci anni dopo la sua incarcerazione, Oscar Pistorius potrebbe tornare in libertà con un triennio di anticipo. Il campione paralimpico, condannato a 13 anni di detenzione, è stato giudicato colpevole di aver ucciso la propria compagna, la modella Reeva Steenkamp, all’alba del giorno di San Valentino del 2013: Pistorius le ha sparato per ben 4 volte attraverso la porta del bagno della sua casa a Pretoria, dove è detenuto dal 2014. Tuttavia, il 36enne si è sempre dichiarato innocente, negando di aver ucciso la compagna in preda alla rabbia ma sostenendo di averla scambiata per un ladro.
L’ex velocista potrebbe uscire dal carcere di Pretoria già venerdì, giorno in cui la commissione per la libertà vigilata dovrà decidere sulla sua detenzione. La possibilità di liberazione anticipata è concessa dalla giustizia sudafricana a chi abbia dimostrato redenzione dopo aver scontato almeno la metà della pena. “Il consiglio deve determinare se lo scopo della reclusione è stato raggiunto”, ha detto il portavoce del Dipartimento dei servizi penitenziari Singabakho Nxumalo.
Nel suo percorso di riabilitazione, Pistorius ha incontrato i genitori di Steenkamp, June e Barry, l’anno scorso, in un percorso con cui le autorità mirano a garantire che i detenuti “riconoscano il danno che hanno causato alle loro vittime e alla società in generale”. All’udienza anche la madre di Reeva Steenkamp, che parteciperà per “presentare dichiarazioni al comitato per la libertà vigilata”, come ha dichiarato Tania Koen, un avvocato che rappresenta gli Steenkamp. Il padre, invece, non sarà presente per motivi di salute.