Dagli abusi subiti da bambina al ‘palcoscenico’ mondiale. Stormy Daniels, il nome in arte di Stephanie Clifford, non ha probabilmente mai immaginato neanche da lontano che un giorno sarebbe divenuta un volto noto per milioni di persone e la donna in grado di far cadere Donald Trump, rendendolo il primo ex presidente degli Stati Uniti incriminato della storia americana.
Nata a Baton Rouge, in Louisiana, Clifford è cresciuta in una diroccata casa di campagna. La sua – ha raccontato nel libro ‘Full Disclosure’ – è stata un’infanzia di povertà e abusi fin da quando aveva solo nove anni. Mentre frequentava il liceo era già una spogliarellista, muovendo così i primi passi in quell’industria del porno che ha scalato fino al vetta ricevendo premi come regista, scrittrice e star. Proprio nel suo ruolo di pornostar Clifford ha incontrato nel 2006 Donald Trump, che allora era da poco sposato con Melania ed era da poco divenuto papà di Barron. Trump era un gigante del settore immobiliare e una star del piccolo schermo con The Apprentice. La scintilla della passione fra i due è scoccata subito: l’allora sessantenne Trump notò la giovane bionda dirompente con occhiali da sole Chanel e la invitò prima a cena e poi nella sua camera. La loro relazione era così ufficialmente iniziata: i due si incontrano diverse altre volte, Trump le telefonò da un numero privato in diverse occasione chiamandola ‘Honeybunch’ e le promise ripetutamente di farla apparire su ‘The Apprentice‘. Dopo mesi Clifford non gli ha più risposto.
Nel 2016, dopo la candidatura di Trump, la pornostar ha cercato di vendere la storia della sua relazione con il papabile presidente ai media e ai tabloid, inizialmente senza alcun successo. Poi però la pubblicazione dei fuori onda di ‘Access Hollywood’, in cui Trump descriveva con un linguaggio volgare la sua visione del sesso e come toccava le donne, rese la storia di Stormy Daniels ben più attraente. Fu allora che l’ex legale e fixer di Trump, Michael Cohen, propose a Stormy Daniels 130.000 dollari in cambio del suo silenzio, e la donna accettò firmando l’accordo sul set del suo ultimo film da pornostar. Un pagamento sul quale ora Trump è stato incriminato dal Gran Giurì di New York.