22 interventi chirurgici per un totale di 4 milioni di euro in parte mandati con bonifico in quel di Dubai sul conto di una società che fa capo a Santo Gentilcore, in parte pagati in contanti. Questo è quanto ha spero la ex modella e oggi imprenditrice ucraina Oksana Moroz in chirurgia plastica ma la faccenda è arrivata al tribunale di Milano. Perché? Secondo Moroz la nota dottoressa Marilena Pizzuto (tra gli altri vip segue Madonna), moglie del sopracitato Gentilcore, l’avrebbe ingannata con una falsa diagnosi di malattia della pelle, la sclerodermia. Da qui l’unica cura possibile, una terapia del Dna e tutte le operazioni seguite. La dottoressa sostiene, al contrario, di non aver diagnosticato alcuna malattia e che si sia trattato di “semplici” interventi di chirurgia estetica a fini estetici. La vicenda la racconta Il Corriere della Sera.
Il tribunale di Milano ha assolto Pizzuto dal reato di lesioni ma non da quello per truffa: condanna in primo grado per la dottoressa e il marito a due anni e mezzo. Risarcimento per Moroz intorno ai 3 milioni, devoluti “agli orfani della strage di Bucha”. Ora, la questione si fa più insolita di quanto sembra perché Moroz conosce Zelensky e a intervenire con una lettera inviata al giudice Alberto Carboni, che ha pronunciato la sentenza, è stato il console ucraino a Milano, Andrii Kartysh. Carboni lo ha precisato in udienza pubblica: nella missiva si pregava di “prendere in considerazione l’errata posizione della Procura”. Quale? Quella di chiedere l’assoluzione per la chirurga. C’è di più. Nel 2017 una lettera di Gentilcore, marito di Pizzuto, aveva diagnosticato a Moroz un avvelenamento da arsenico come risultato di analisi del sangue fatte fare in Albania. La chirurga sostiene che sia stata proprio la ex modella a far fare l’esame e a consegnarlo al marito. Moroz ribatte che lei non è mai stata in Albania ma che Pizzuto era console onorario a Tirana.