Scintille in pista tra i piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz nelle qualifiche del Gp di Australia: il monegasco partirà dalla settima posizione, mentre lo spagnolo sarà quinto sulla griglia di partenza. Invece, la Red Bull di Max Verstappen e le Mercedes di Russel ed Hamilton si guadagnano la prima fila. La Rossa si presenta così come quarta forza alle spalle anche dell’Aston Martin di Fernando Alonso: a causa delle incomprensioni tra Sainz e Leclerc e della confusione interna al team Ferrari, non è stato possibile stare al passo delle altre scuderie.
Ma cosa è accaduto? A causa della pioggia, per evitare di girare con la pista bagnata, il team ha deciso che Leclerc avrebbe fatto solo un giro di lancio per preparare le gomme, a 4 minuti dalla fine del Q3. Lo spagnolo ha fatto invece due giri per scaldare gli pneumatici. Insomma, due tecniche diverse scelte per l’ultimo e decisivo giro da qualifica. Così, per tutto il primo settore, il monegasco è stato dietro Sainz, senza poterne sfruttare la scia, dato che il compagno di scuderia era troppo lontano. Il pilota 25enne è riuscito a passare soltanto dopo curva-4, quando Sainz si è fatto da parte. Alla fine della gara, i due si sono confrontati e l’impressione è stata quella di un Leclerc molto infastidito dall’ostacolo rappresentato dal suo compagno durante il giro.
Come mostra la classifica finale la strategia di mandare in pista prima Leclerc e poi Sainz non ha portato a buoni risultati. Sul risultato del Cavallino ha parlato il pilota monegasco: “Purtroppo ci è mancato troppo per essere davanti, dobbiamo vedere con la squadra cosa è successo nel primo settore in Q3. Dovevo spingere io in questo giro e Carlos invece era sempre davanti a me. Bisogna migliorare su questo”. Sulla macchina, che ha dato problemi sin dall’inizio della stagione, ha aggiunto: “Penso che io personalmente ho una macchina un po’ più da gara, ma non giustifica il nostro settimo posto oggi, c’era di più nella macchina, dovevo fare un lavoro migliore”. Nonostante tutto, le speranze restano vive per la gara di domani: si intravedono dei miglioramenti per la SF-23 e lottare per un podio, con la Red Bull di Sergio Perez fuorigioco, è ancora possibile.