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La Russia verso il cambio dell’ambasciatore in Italia: Paramonov pronto a sostituire Razov

Cambio della guardia in vista all’ambasciata russa a Roma. Secondo Repubblica, l’attuale ambasciatore Sergey Razov, settant’anni, in Italia dal 2013, sta per lasciare la guida della sede diplomatica ad Alexei Vladimirovic Paramonov, attuale direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri di Mosca. Al momento la notizia non viene confermata da fonti ufficiali. Interpellata dall’Ansa, l’ambasciata russa si limita a ricordare che “le nomine degli ambasciatori vengono ufficializzate da un Decreto presidenziale” e che “a oggi nessun Decreto è stato pubblicato sul sito del Cremlino”. Secondo l’AdnKronos, l’avvicendamento potrebbe avvenire già il mese prossimo.

Paramonov, classe 1962, già console russo a Milano, parla un ottimo italiano e a differenza di Razov ha fama di moderato. Nonostante ciò, lo scorso anno era salito agli onori delle cronache per aver rilasciato all’agenzia di stampa Ria Novosti – a neanche un mese dall’inizio della guerra – un’intervista nella quale aveva minacciato “conseguenze irreversibili” nei rapporti tra Roma e Mosca se l’Italia avesse adottato altre sanzioni contro la Russia. Definendo, tra l’altro, l’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini un “falco” e l’”ispiratore” della campagna antirussa in Italia.

Insignito dal nostro Paese dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia (poi revocata), Paramonov era stato indicato come prossimo ambasciatore russo presso la Santa Sede al posto di Alexander Avdeev, che però ha “resistito” all’avvicendamento. La voce era circolata anche in virtù dei rapporti molto intensi che il diplomatico continua a mantenere in Vaticano: fu da lui, ex ministro della Cultura, che il Papa si recò il 25 febbraio di un anno fa, proprio all’indomani dell’invasione dell’Ucraina per esprimere la sua “preoccupazione”. Nel giugno 2022, intervistato ancora da Ria Novosti, aveva lodato “gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina” e fatto sapere di “mantenere un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni” con il Vaticano.