Il bubbone era scoppiato a febbraio con lo stop ai congressi di circolo per i casi del numero di tessere ‘gonfiato’ in Campania in vista delle primarie. In particolare lo Stefano Bonaccini aveva denunciato i sospetti sui tesseramenti a Caserta. Il 7 febbraio il Nazareno aveva annunciato la verifica e l’annullamento di 4681 tessere in provincia di Caserta. E la stessa Elly Schlein, prima di diventare segretaria, aveva puntato il dito contro “i signori delle tessere” chiedendo trasparenza per le primarie che l’hanno portata alla guida dei dem.
Oggi è arrivata la resa dei conti con il commissariamento del partito in Campania e a Caserta: “A seguito della mancata approvazione dell’anagrafe degli iscritti e delle iscritte della Federazione di Caserta e delle dimissioni del Presidente della Commissione Regionale per il Congresso della Campania Franco Roberti, la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha chiesto a Susanna Camusso di assumere l’incarico di Commissaria del Pd a Caserta. Antonio Misiani sarà, invece, il nuovo Commissario del Pd regionale della Campania”. Nella nota del Pd si legge che “le proposte di commissariamento della Segretaria Nazionale sono state votate dalla Commissione nazionale di garanzia”.
Un costo intervenire contro i cacicchi? “Posso dire con certezza che avrebbe un costo molto maggiore non essere conseguenti alla promessa di trasparenza e fare finta di non avere anche al nostro interno problemi da risolvere” ha detto Schlein, al Festival del Domani a Modena. In Campania, che oggi è stata commissariata, “durante la campagna per il congresso avevo denunciato situazioni opache: non voglio più vedere capibastone, persone che si sentono padrone delle tessere e bisogna essere coerenti con quello che si dice”. E comunque, sottolinea Schlein, si è trattato di episodi circoscritti sul tesseramento.